Delitto Ferraioli, la svolta dopo 36 anni: fu un omicidio di camorra

Delitto Ferraioli, la svolta dopo 36 anni: fu un omicidio di camorra
di Aldo Padovano
Lunedì 27 Ottobre 2014, 23:48 - Ultimo agg. 28 Ottobre, 08:24
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Antonio Esposito Ferraioli riconosciuto vittima della criminalità organizzata a 36 anni dalla sua morte. Questa la sentenza emessa lo scorso 24 ottobre dal giudice Carlo Mancuso del tribunale di Nocera Inferiore accogliendo il ricorso presentato da Mario Esposito Ferraioli fratello di «Tonino», il sindacalista ventisettenne di Pagani ucciso sotto casa dell’allora fidanzata con un fucile a canne mozze il 29 agosto 1978. Dopo le scuole, le strade ed i premi intitolati alla sua memoria organizzati negli anni dalle associazioni «Libera» e «Antonio Esposito Ferraioli», dai ragazzi di «PerPartitoPreso» e dalla Cgil, un briciolo di giustizia per i familiari di Tonino il cui assassinio senza colpevole potrà essere finalmente perseguito ai fini dell’articolo 416 bis del codice penale.










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