Napoli. Jovanotti al San Paolo con Ramazzotti: «Vi racconto il nostro omaggio a Pino»

Napoli. Jovanotti al San Paolo con Ramazzotti: «Vi racconto il nostro omaggio a Pino»
di Federico Vacalebre
Domenica 26 Luglio 2015, 09:16 - Ultimo agg. 23:05
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E' bello carico, Jovanotti, pronto al bagno di folla e d'adrenalina del San Paolo. Il suo tour volge al temine ma, confessa a mezzogiorno nel catino bollente dello stadio incontrando il sindaco De Magistris, "sapevo fin dall'inizio che questa sarebbe stata una serata diversa".

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E diversa, eccome, sarà.

Per la cornice, certo, per la carica dei trenta-quarantamila attesi stasera, ma ancor più per l'omaggio a Pino Daniele in programma nel bel mezzo dello show. Lorenzo l'aveva preparato in gran segreto, "Il Mattino" l'ha anticipato con uno scoop, tra poche ore sarà realtà: "Pensavo di salire sul palco solo con il grande Senese, non avevo il coraggio di chiedere a Eros di essere della partita, sapevo che era distante, in ferie poi... lui si è reso disponibile e... stasera ci sarà di che emozionarsi".

Nel cuore del concerto una canzone del Cherubini si trasformerà "naturalmente in "Yes I know my way", che fu il pezzo con cui, nel 1981, scoprii Pino. Lo vidi in tv fare quel pezzo, non ricordo il programma, forse era "Blitz" e per me, esterofilo da legare, era la prima volta che sentivo un italiano fare la mia musica, era funky con una grande band e un grande testo, ma funky, roba con groove, con i muscoli. Corsi a vederlo al PalaEur di Roma e dal vivo mi fece un effetto persino più sconvolgente. Una rivelazione, un'epifania". Poi, con Senese e Ramazzotti, ecco un miniset con "Quanno chiove", "Napule è" ("vorremmo lasciarla cantare al pubblico, metteremo i versi sul grande schermo, ma non credo che serva, qui li conoscono tutti a memoria, come una preghiera laica") per finire con "A me me piace 'o blues": "Abbiano scelto il suo repertorio napoletano, il primo, senza nulla togliere a quello successivo: il nero a metà è sempre stato curioso e in perenne movimento".

Il Cherubini è alla sua terza volta al San Paolo, "anche le prime due nel nome di Daniele. Nel 1994 in trio con Ramazzotti e Pino, sotto una pioggia che avevo ormai dimenticato, nel '98 ospite di un suo concerto. Ma quello del 13 giugno '94 fu per tutti un evento speciale. Pino era al suo primo concerto nel suo stadio, e solo pochi giorni prima, il 4 giugno, era morto Massimo Troisi. Il tour andava a gonfie vele, ormai eravamo affiatati, ma per lui la scomparsa dell'amico fu una botta clamorosa. Lo vidi spegnersi, per l'affetto, ma anche per la paura: avevano lo stesso problema di cuore. La mattina entrò al San Paolo a prima mattina, si chiuse nei camerini dalle 9 ed io ero uno dei pochi ammessi al suo cospetto. Come sempre cercava di spostare l'attenzione, evitava di mostrarsi emozionato, salimmo sul palco insieme, lui mi teneva per la mano come se fossi io quello più agitato".

L'omaggio sarà tutto musicale: "Con il figlio Alex Daniele avevamo cercato immagini, anche tracce vocali, pensando a qualcosa di più elaborato, ma alla fine abbiamo scelto di puntare solo sulla musica, sul suo straordinario repertorio, che, a parte gli affetti personali, rimane la sua eredità più preziosa. Ci divertiremo stanotte, guaglio'.

Prima del concerto l'ultima mezzora di selezione musicale sarà griffata Roberto Saviano, dj per l'occasione.

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