Non solo una maggiore accortezza nei contatti interpersonali, ma grande attenzione verso tutte quelle persone che, per la loro professione, sono maggiormente esposte al contagio Covid-19. Così i carabinieri del nucleo antisofisticazioni di Pescara hanno eseguito una serie di ispezioni su tutto il territorio regionale per verificare la corretta applicazione della normativa.
Nel corso dei controlli una pediatra convenzionata con la Asl di Pescara, con studio a Città Sant'Angelo, è risultata non in regola con il Green pass: continuava però ad esercitare regolarmente. Una volta rilevata la situazione i militari hanno avviato una serie di accertamenti per verificare se la Asl o l'ordine professionale hanno già preso provvedimenti di eventuale sospensione.
Complessivamente le ispezioni effettuate sul territorio regionale hanno coinvolto cinquanta operatori sanitari: trentacinque, quindi una larga maggioranza, sono stati segnalati sia alle aziende sanitarie di competenza che agli ordini professionali: secondo i carabinieri non avevano adempiuto all'obbligo vaccinale e non erano stati però sospesi.
Nel numero sono compresi anche sei professionisti di medicina generale e pediatri di libera scelta che operano nell'area di Pescara, di Città Sant'Angelo, Silvi e Francavilla.