Juan Carrito inavvicinabile: deve tornare a vivere lontano da uomini e paesi

Juan Carrito inavvicinabile: deve tornare a vivere lontano da uomini e paesi
Juan Carrito inavvicinabile: deve tornare a vivere lontano da uomini e paesi
di Sonia Paglia
Martedì 8 Marzo 2022, 09:18 - Ultimo agg. 09:30
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Massima riservatezza intorno all’orso, Juan Carrito, che domenica scorsa è stato catturato vicino a Roccaraso, per essere trasferito nell’area faunistica di Palena, in provincia di Chieti, dove dovrà essere rieducato. Un’oasi immersa nel verde, che ospita altri tre esemplari di orso bruno europeo in cattività: Caterina, Iris e Margherita. Con loro JC non avrà interazione, probabilmente per una questione di incompatibilità territoriale e caratteriale. La spiegazione sta nel fatto che in un ambiente confinato, soprattutto per gli orsi, che hanno bisogno di una home range molto ampia è inevitabile che possano confliggere per ristrettezza territoriale.

Questo potrebbe essere uno dei tanti motivi, uniti, anche, al fattore sicurezza dell’animale, che rischierebbe di essere aggredito, dai suoi simili. 

VideoATTIVITÀ L’orso confidente, sarà oggetto di attività di studi, per circa tre settimane, da parte di esperti in materia. Si lavorerà per la sua reimmissione in natura, attuando, come specificato il presidente del Parco Nazionale della Maiella, Lucio Zazzara, tutti i metodi possibili, affinché ciò accada. Da indiscrezioni, sarebbe emerso tra le tante azioni, si proverà a dissuadere JC, dall’idea che dentro i contenitori ci sia cibo buono. L’arrivo di Carrito è stato annunciato dal sindaco di Palena, Claudio D’Emilio, sulla pagina social del Comune. «Lo accogliamo con tutte le norme del caso - afferma il sindaco- sperando che nel più breve tempo possibile possa tornare nei suoi ambienti: i boschi e la montagna. Il Parco Nazionale della Maiella, deve tutelare l’esemplare e gli abitanti del Parco e crediamo che nessuno, meglio di questo ente, possa sapere quale sia la strada giusta, per riportare Juan alla sua vita». Il primo cittadino, in giornata, emetterà un’ordinanza che vieta alle persone, di sostare intorno al recinto dove viene custodito JC, nel raggio di 500 metri. Dunque, massima attenzione e massima tutela al bellissimo esemplare di orso bruno marsicano, che per diversi mesi, ha mobilitato una task force di esperti, che hanno dovuto prendere delle decisioni importanti, per la sua sopravvivenza.

Video


AREE L’area faunistica di Palena, sarà interdetta alla fruizione, per consentire il monitoraggio costante dell’animale protetto, attraverso il sistema di video-sorveglianza installato, appositamente. In questo modo, Carrito, non avrà nessun contatto con le persone e neanche con le altre tre orse, presenti da tempo, nell’area. Soltanto agli operai del Pnm, sarà consentito l’accesso, per i rifornimenti di cibo. Il direttore del Parco Nazionale della Maiella, Luciano Di Martino rassicura circa le ottime condizioni di salute del plantigrado. «Sta bene - commenta Di Martino - aspettiamo che il tempo migliori, per ricondurlo in montagna, per dare seguito alle direttive, come da disposizioni del Ministero e Ispra». Il provvedimento, definito d’emergenza, messo in atto per l’orso Juan Carlito e cioè quello di trattenerlo, in maniera temporanea, nell’area faunistica di Palena, rientra in un protocollo sperimentale, approvato dalla Regione Abruzzo, Ispra e Ministero. Lo scopo è quello di tutelare JC, cercando di ridurne i suoi comportamenti problematici e fin troppo confidenziali, che ha manifestato, più volte, nella lunga permanenza a Roccaraso. E soltanto dopo, potrà tornare alla sua vita di animale selvatico, girovagando, nel suo habitat di montagna. Ma non sono mancati i disappunti e le opinioni, più o meno discutibili. Per Franco Zunino, segretario generale dell’associazione, Wilderness la memoria genetica, porta la specie, a ricordare che per millenni si cibava di pecore, mais, grano, lupinella, carote.

Mostra dubbi sulla capacità di Juan Carrito di depennare il ricordo dei pollai, conigliere e cassonetti di immondizia, che ha imparato, purtroppo, fin dalla sua più tenera età. «È una sfida, che gli esperti sperano di vincere- dice la Wilderness- Ma noi siamo disposti a scommettere che la perderanno». 

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