Squalo killer, Antonio non sapeva che la costa era infestata

Squalo killer, Antonio non sapeva che la costa era infestata
Squalo killer, Antonio non sapeva che la costa era infestata
di Tito Di Persio
Mercoledì 23 Marzo 2022, 08:58
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A sei giorni dall'attacco letale dello squalo le autorità colombiane dell’isola San Andrés ancora non hanno deciso se: aprire un fascicolo sulla morte di Antonio Straccialini, disporre l’autopsia o firmare l’autorizzazione per la restituzione della salma alla famiglia. Nel frattempo le notizie che arrivano dai Caraibi stanno facendo indignare e imbestialire i rosetani. In effetti leggendo alcuni comunicati: «Il luogo in cui si trovava l’italiano, noto come La Piscinita, è una "zona di conservazione", per la quale erano stati invitati turisti e residenti dell'arcipelago al rispetto dell'habitat delle specie autoctone».

A ribattere è Monia Petraccia. La donna oltre ad essere un’amica d’infanzia di Antonio, aver vissuto con vicino a lui dal 2007 al 2010 in Australia, ci ha condiviso anche diversi viaggi avventurosi. «Mercoledì scorso, due giorni prima della tragedia, mi ha mandato una foto di quel posto e mi ha detto che fare il bagno lì era fantastico». Poi spiega che Antonio era arrivato sull’isola dai primi di marzo, che alloggiava presso un camping-residente e che aveva già acquista il biglietto aereo per partire il 25 marzo per la Repubblica Domenicana.

«Antonio era un viaggiatore esperto da oltre trent’anni non era di certo uno sprovveduto, – sottolinea Monia – lui preparava tutti i viaggi in modo meticoloso.

In ogni luogo che ha visitato ha sempre rispettato le regole e usanze del paese. Se avesse saputo che lì c’erano degli squali, posso assicurare, che non ci si sarebbe mai fatto una nuotata». Nel contempo molti turisti hanno abbondonato l’isola e il personale della Corlina, la guardia costiera della marina nazionale e la polizia stanno effettuano controlli e sorveglianza sul lato dell’incidente, con lo scopo di garantire la protezione degli squali e la sicurezza dei residenti e turisti affinché non usino questa zona bagno.

Martedì prossimo sono attesi degli esperti internazionali per allontanare i predatori da quella zona e riportarli fuori dalla barriera corallina nella zona est del Mar di Caraibi che grazie a 14 anni di totale protezione dell’ambiente marino della zona, la popolazione di squali è cresciuta fino a diventare, secondo recenti ricerche scientifiche, la seconda per importanza del mondo.

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