Il parroco padre Kohn Joby tesse l’importanza della fede nell’omelia per i funerali di Anna Maria D’Eliseo, 60 anni, di Lanciano, trovata morta venerdì scorso nel garage - cantina della villa di famiglia in località Iconicella. Rito molto intimo, una quarantina di persone nella piccola chiesa gioiello della Madonna dell’Iconicella. La famiglia ha voluto una cerimonia strettamente privata e così è stato. La città li ha rispettati.
Presenti il marito Aldo Rodolfo Di Nunzio (indagato per omicidio) e i cinque figli Nunzio, Loana, Josephine, Giuseppe, Alnadona.
La liturgia della parola esordisce con la lettera di San Poalo ai Romani. Meno di 50 minuti, a partire dalle 9, per salutare la sfortunata collaboratrice scolastica amata e benvoluta da tutti. Due insegnanti degli Eroi Ottobrini partecipano e dicono: «E’ stata una sorella per tutti». La docente in pensione Ambra Di Corinto aggiunge: «Tutti la ricordano con affetto e stima. A scuola mi ha salvato la vita quando ho avuto una pasticca di traverso in gola. Lei ha fatto la manovra che mi ha aiutato. Se non c’ era lei ero morta. Annamaria aveva la soluzione per tutti, anche con gli scolari a cui rivolgeva accortezze che solo una mamma può fare». Tra i presenti anche il pediatra Salvatore la Manna, ex consigliere comunale, che ha fatto crescere tutti i figli di Anna.
A fine esequie altre persone e personale scolastico hanno atteso il feretro fuori dal cimitero di Lanciano per salutare Anna.