Coronavirus, un morto per la variante brasiliana in provincia di Chieti

Coronavirus, un morto per la variante brasiliana in provincia di Chieti
Coronavirus, un morto per la variante brasiliana in provincia di Chieti
Martedì 23 Febbraio 2021, 08:32
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«L'età media delle persone ricoverate in ospedale si è abbassata. Vediamo tante persone giovani con sintomi importanti che necessitano di ventilazione assistita. Ci sono anche 30enni in terapia intensiva. Tutto
questo è frutto della circolazione diffusa della variante inglese, che si sta dimostrando più aggressiva». Lo afferma il referente per le emergenze della Regione Abruzzo, Alberto Albani, a capo della task force sul coronavirus, a proposito dell'attuale situazione.


La variante inglese, infatti, sta circolando rapidamente tra le province di Pescara e Chieti e, in particolare, nell'area metropolitana. È responsabile, secondo le stime, del 70% dei contagi del Pescarese, percentuale che scende al 60% se si considera anche il Chietino.

Le due province, proprio a causa dei numeri in rapida crescita, sono in zona rossa dallo scorso 14 febbraio.


Proprio per discutere della questione varianti, nel pomeriggio di ieri si è riunito il Gruppo tecnico scientifico regionale. Il problema non è solo quella inglese: si sono registrati i primi casi dovuti alla variante brasiliana - in un caso c'è stato il decesso di un paziente, nel Chietino - e si lavora per escludere la presenza di quella sudafricana. Si valuta, tra l'altro, di istituire la zona rossa in alcuni comuni interessatida focolai. «Siamo in una fase molto delicata - afferma il direttore del dipartimento Sanità della Regione, Claudio D'Amario - In questo momento le analisi epidemiologiche sono molto importanti. Attendiamo per domattina ulteriori elementi
dalle Asl».

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