Covid, morto Peppino Celommi, professore e grande sportivo

Covid, Roseto in lutto: è morto “Peppino” Celommi
Covid, Roseto in lutto: è morto “Peppino” Celommi
di Tito Di Persio
Lunedì 18 Gennaio 2021, 08:53 - Ultimo agg. 20:07
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Se ne è andato un grande personaggio, un uomo che ha fatto grande Roseto degli Abruzzi, la sua città, che amava profondamente. Nuotatore, cestista, poi professore e allenatore di nuoto, ma anche formatore di bagnini, gestore della piscina comunale e imprenditore quale titolare del “Lido Celommi”. Era questo Giuseppe Celommi, per tutti Peppino. È stato stroncato dal Covid-19 a 67 annii all'ospedale di Giulianova. A dare la notizia ieri sera tardi il primo cittadino Sabatino di Girolamo con un post su Faceboo: «Ho appreso con dolore che è deceduto un cittadino benemerito ed esemplare, un vero rosetano, il cui cognome rappresenta Roseto nel mondo, un ottimo educatore di tante generazioni di ragazzi della nostra città, un galantuomo, il professor Giuseppe Celommi. Una perdita gravissima per la citt., siamo accanto alla famiglia in questo momento di dolore».


 

Centinaia i messaggi di cordoglio alla famiglia. La notizia è diventata subito virale sul web condivisione su condivisione. Su ogni profilo Fb dei resetani è stato scritto un pensiero, tutti lo conoscevano tutti. «Ho appena saputo della scomparsa di Peppino Celommi. Roseto perde uno dei suoi figli migliori, il suo nome è legato soprattutto al mondo dello sport e del nuoto in particolare. Propongo al Sindaco e all'amministrazione comunale di intitolare a Giuseppe Celommi la piscina comunale che tanto lui volle e che tanto ha amato. Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia», scrive l’ex sindaco di Roseto, Enio Pavone.

In una nota l’istituto Comprensivo Roseto 1, dove insegnava educazione fisica «Noi vogliamo ricordarti così. Nessuna preoccupazione, nessun dolore hanno mai oscurato il tuo sorriso. Sei stato un grande, un punto di riferimento per il nostro Istituto, un sostegno per ciascuno di noi perché sulle tue grandi spalle c’era posto per tutti. La bontà, la nobiltà d’animo, la passione per la vita che ti hanno sempre contraddistinto sono la più grande testimonianza ricevuta dai tantissimi alunni che hai educato, formato ed amato.

La dirigente, i tuoi colleghi, il personale della scuola e tutti gli alunni si stringono a Dino e a Silvio in un abbraccio affettuoso».

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