La Procura di Lanciano ha firmato firmare la chiusura dell'indagine contro S.M., 36 anni, accusato di molestie sessuale. L’uomo avrebbe messo in atto in un mese condotte idonee e dirette in modo non equivoco a compiere atti sessuali con una ragazza di 13 anni, amica della figlia del suo datore di lavoro. Proprio sul posto di lavoro in un’azienda artigianale l’uomo ha conosciuto la sua preda visto che andava spesso a giocare e far visita all’amichetta. Sta di fatto che l’imputato con la confidenza ottenuta riesce ad avere il suo numero di cellulare e inizia ad intrattenere conversazioni con la ragazzina tramite WhatsApp.
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Si parte con le lusinghe, poi la chiama “amore mio” per carpirne la fiducia, finchè non inizia a chiederle insistentemente di inviargli foto che la ritraevano nuda o in vesti succinte, fino a ottenere dei fotogrammi. L’uomo non si accontenta e in modo osceno le invia pure le sue nudità, commentando in modo ardito se sapeva cosa avviene tra un maschio e una donna. Quindi altre frasi irripetibili oltre all’invito ripetuto per incontrare la minore con lo scopo di compiere e consumare atti sessuali.
«Amore, mandami le tue foto hard»: molesta 13enne amica della figlia del suo capo

Domenica 17 Marzo 2019, 09:31
- Ultimo agg. 11:02
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