Ortona, botte per i soldi scomparsi dal portafoglio: denunciati due fratelli

Ortone, botte per i soldi scomparsi dal portafoglio: denunciati due fratelli
Ortone, botte per i soldi scomparsi dal portafoglio: denunciati due fratelli
di Daniela Cesarii
Lunedì 15 Febbraio 2021, 08:21
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Due fratelli di Canosa Sannita denunciati dai Carabinieri per i reati di rapina, lesioni in concorso e detenzione di stupefacenti. I Carabinieri della stazione di Tollo e del nucleo operativo della compagnia di Ortona hanno denunciato, in stato di libertà, alla procura della Repubblica di Chieti, i fratelli B.M., 54 anni, operaio e B.G., 55 anni, disoccupato. A fine gennaio i due fratelli avevano trascorso la serata in compagnia di un loro compaesano e al termine della cena uno dei due fratelli si era accorto che dal portafoglio erano sparite alcune centinaia di euro. Ne era scaturita così una violenta discussione per la sparizione del denaro che era poi sfociata in un’aggressione fisica dell’ospite che era stato anche privato del suo portafogli per verificare, senza esito, che non avesse il presunto denaro sparito.

L’amico era riuscito a farsi ridare il portafogli ma dopo che si era allontanato dall’abitazione dei due fratelli, aveva notato che gli mancavano alcuni documenti. Dopo essersi fatto medicare al pronto soccorso dell’ospedale di Ortona per le percosse ed essere stato dimesso con una diagnosi di una decina di giorni ha deciso di presentare denuncia ai Carabinieri della stazione di Tollo che hanno avviato le indagini in collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Ortona. I Carabinieri hanno cosi dato esecuzione al decreto di perquisizione emesso nel frattempo dalla procura della Repubblica di Chieti con un’unità cinofila antidroga del nucleo cinofili dei Carabinieri di Chieti.

Dei documenti spariti non è stata trovata traccia, ma in casa B.M. deteneva 150 grammi di marijuana di cui non ha saputo giustificarne il possesso. Oltre a dover rispondere di concorso con il fratello in rapina e lesioni è stato anche denunciato in stato di libertà per la detenzione del notevole quantitativo di droga.

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