Gabrielli: «La Protezione civile riparta dal modello L'Aquila»

Franco Gabrielli all'Aquila
Franco Gabrielli all'Aquila
di Sabrina Giangrande
Mercoledì 25 Gennaio 2023, 18:01 - Ultimo agg. 18:32
3 Minuti di Lettura

L'AQUILA Si è tenuto lunedì scorso, un significativo convegno organizzato dall'Ordine degli ingegneri della provincia dell'Aquila dal titolo "Il Modello L'Aquila: emergenza, ricostruzione, rigenerazione" in un gremitissimo auditorium Renzo Piano. Anche l'Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere e l'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila tra gli organismi promotori dell'evento.

I saluti istituzionali sono stati affidati a Elio Masciovecchio Vice presidente nazionale degli ingegneri, Roberto Santangelo presidente del consiglio comunale e vice presidente del consiglio regionale e Armando Zambrano coordinatore nazionale rete delle professioni tecniche.


Il tema sulla gestione dell'emergenza, è stato trattato da Franco Gabrielli (foto) già prefetto dell'Aquila. Gabrielli fu nominato Prefetto dell'Aquila nel giorno del terremoto del 6 aprile 2009. Gabrielli, ricordando quell’esperienza, nella fase dell’emergenza ha spiegato: «Stiamo parlando di una tragedia, che è costata a questa comunità 309 morti e tutte le volte che si fa un percorso a ritroso delle esperienze, bisogna sempre mettere le cose al loro giusto posto e il valore della vita viene prima di ogni cosa e in quella tragedia il sistema di protezione civile diede prova di grande efficienza; una risposta tempestiva, puntuale e i numeri lo dimostrano in maniera inequivocabile e che purtroppo alcune vicende dolorosissime, come quella del processo della Commissione grandi rischi, le polemiche politiche, ideologiche che caratterizzarono quei frangenti, abbiano sottostimato, sottovalutato e dato anche un giudizio non propriamente onesto delle tante cose positive che furono fatte in quel contesto. A partire ovviamente dalle istituzioni locali - precisa Gabrielli - e da tutto il sistema paese che si fece carico di un terremoto che anche oggi è stato ricordato; un terremoto particolare, perché colpì un capoluogo di regione, che mise fuori dalle case oltre 80mila persone che dovevano essere assistite, accompagnate in un percorso di restituzione delle loro abitazioni che per molti è stato ed è ancora in itinere. «E' stato fatto molto - aggiunge- soprattutto perchè,  successivamente, purtroppo, ci sono stati interventi che hanno manomesso le leggi, in particolare la legge 225 del 1992 che costituisce la legge fondante del moderno sistema di protezione civile e che oggi ci da un sistema e lo dico con grande onestà ma anche con rammarico, non performante come lo fu nel 2009».

Sul tema dell'emergenza si sono susseguiti gli interventi di Massimo Cialente già Sindaco dell’Aquila e di Mauro Dolce già direttore generale dipartimento di protezione civile.

Il tema della ricostruzione è stato trattato da: Andrea Prota del Consorzio Reluis; Salvatore Giuseppe Duilio Provenzano titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, Marco Di Ludovico del Consorzio Reluis e Antonio Mannella Consiglio nazionale ricerche.

Il tema sulla rigenerazione ha visto gli interventi di: Raffaello Fico Titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere.

Conclusioni di Angelo Domenico Perrini Presidente del consiglio nazionale ingegneri, ha coordinato i lavori Pierluigi De Amicis Presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia dell’Aquila.

«Un modello che ha funzionato benissimo nella fase della ricostruzione- ha spiegato De Amicis- che sta funzionando bene anche nella rigenerazione, dimostrazione che stiamo andando avanti cercando di dare sviluppo al territorio.

Costruzione e ricostruzione sicura e antisismica, devono diventare una priorità definitiva e duratura per lo Stato».

Sabrina Giangrande

    
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA