Asl, gara d'appalto truccata: tre arresti a Pescara

Asl, gara d'appalto truccata: tre arresti a Pescara
Asl, gara d'appalto truccata: tre arresti a Pescara
Mercoledì 7 Aprile 2021, 09:03 - Ultimo agg. 13:24
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I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno dato esecuzione questa mattina ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 persone, emessa dal Gip del Tribunale di Pescara su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara. Parallelamente i finanzieri hanno proceduto a dare esecuzione al sequestro di beni per circa 50.000 euro. Agli indagati sono stati contestati gravi reati contro la pubblica amministrazione, e in particolare i reati di corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.

«Un'iniziativa investigativa che ha caratteristiche estremamente peculiari e che ha destato particolare allarme, tale da giustificare queste richieste del Pm poi accolte dal Gip». Così il procuratore capo di Pescara, Anna Rita Mantini, ha illustrato, in conferenza stampa, l'indagine coordinata dalla Procura e portata a termine dagli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, emessa dal Gip del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio.

I destinatari delle misure sono il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl di Pescara, Sabatino Trotta, il legale rappresentante e una dipendente, con funzioni di coordinatrice, della Cooperativa Sociale «La Rondine», società del Consorzio Coop.

Sociali S.G.S. vincitore di gara pubblica d'appalto per l'affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di 11 milioni 309.100 euro.

Gara indetta con delibera n. 16 del 9 gennaio 2020 della Asl e aggiudicata definitivamente nel marzo 2021.

L'indagine, ha spiegato Mantini, «riguarda la gestione di appalto per residenze psichiatriche ospedaliere e case famiglia che asseriscono alla tutela delle fragilità verso persone che dovevano essere gestite e assistite in queste strutture».

Un'indagine caratterizzata da un'attività «tecnica investigativa anche dopo segnalazioni all'interno della struttura sanitaria» in merito a «condotte appropriative di basso profilo. Si è evidenziato l'aggressività delle condotte e sono state accertate corresponsioni di rilevanti regalie, come orologi e gioielli. Abbiamo rilevato numerose condotte in violazione delle norme anti Covid e condotte inaccettabili in un momento di dramma collettivo e tragedia italiana nel periodo del Covid».

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