Incidente in moto a Roma: morto Fabrizio Veneziale, barista di Tagliacozzo. Aveva 38 anni

Incidente in moto a Roma: morto Fabrizio Veneziale, barista di Tagliacozzo. Aveva 38 anni
Incidente in moto a Roma: morto Fabrizio Veneziale, barista di Tagliacozzo. Aveva 38 anni
di Jole Mariani
Lunedì 22 Agosto 2022, 08:43
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TAGLIACOZZO Sangue sulle strade di Roma dove ha perso la vita un 38enne originario di Poggio Filippo, frazione di Tagliacozzo. Fabrizio Veneziale faceva il barista e stava andando al lavoro a bordo della sua moto, una Honda 500. All'incrocio tra via Prenestina e via della Serenissima l'incidente. Il giovane era diretto verso il bar in via Tor de Schiavi, presso cui lavorava. Prima ancora aveva lavorato, sempre come barista, nel famoso e antico Caffè Castellino di piazza Venezia.


Mentre era alla guida della sua moto, è stato travolto da una Mercedes condotto da una donna di 46 anni che non si sarebbe fermata al semaforo rosso. Inevitabile l'impatto tra la Mercedes e la moto. Uno schianto terribile in cui il giovane è stato sbalzato dal sellino della sua Honda per diversi metri, finendo contro un furgone in transito. Per lui non c'è stato nulla da fare, è morto poco dopo lo scontro. Inutili i soccorsi degli operatori sanitari dell'ambulanza sopraggiunta sul luogo dell'incidente insieme anche alla polizia locale.

La tragica morte di Fabrizio Veneziale ha lasciato sconvolta l'intera comunità di Poggio Filippo dove il giovane tornava spesso, soprattutto per trascorrervi le vacanze d'estate e dove era conosciuto e benvoluto da tutti.

Veneziale, che non era sposato, ma aveva una compagna, lascia i genitori, un fratello e il suo cane al quale era molto affezionato. Raccontano che l'animale, non vedendo più tornare il suo padrone, guaisce, accucciato a terra, tutti i giorni, come fosse un accorato pianto, come se comprendesse che il suo Fabrizio non c'è più. Questa la dedica a Fabrizio Veneziale da parte dei suoi amici di Poggio Filippo: «Ora sfreccia sulla sella delle stelle, dove il male non può più toccare quell'asfalto rovente che ti ha portato via. Ciao Fabrizio, un bacio fin sopra il cielo dalle comunità di Poggio Filippo e di Santo Stefano».

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