Coronavirus, paziente muore dopo una notte in ambulanza: era in attesa del tampone

Coronavirus, paziente muore dopo una notte in ambulanza: era in attesa del tampone
Coronavirus, paziente muore dopo una notte in ambulanza: era in attesa del tampone
Sabato 7 Novembre 2020, 08:31 - Ultimo agg. 8 Novembre, 08:20
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La pressione del coronavirus diventa insostenibile all’ospedale Annunziata di Sulmona. Ieri mattina un anziano di Cava de Selci, frazione di Marino, ottanta anni, è morto nell’ex pronto soccorso attrezzato alla meno peggio in un mini reparto Covid. Morto per un probabile attacco cardiaco dopo una notte passata in ambulanza, in attesa del riscontro al secondo tampone e di un trasferimento in qualche ospedale della rete Covid che avesse posto.

Attilio Caranfa, questo il suo nome, si trovava da maggio scorso a Villalago, suo paese di origine, insieme alla moglie: aveva fatto richiesta di un tampone tramite il suo medico di base a causa dell’insorgere di alcuni sintomi e febbre, ma il test non era arrivato, impastoiato tra ritardi e burocrazia. Così l’altra sera si era reso necessario il ricovero in ospedale, ma arrivato a Sulmona, dopo un primo esito positivo al tampone rapido, era stato parcheggiato in ambulanza sul piazzale, in attesa che si liberasse un posto.

Davanti a lui, d’altronde, c’erano già quattro pazienti positivi sistemati nell’ex pronto soccorso.

Per avere un’idea della situazione all’Annunziata, ospedale no Covid con pazienti Covid, basti pensare che ieri mattina, poco dopo il decesso dell’anziano, un altro paziente positivo, sistemato provvisoriamente nell’ex pronto soccorso, si è alzato dalla branda e ha deciso di farsi una passeggiata per l’ospedale. Ha attraversato la cosiddetta ala nuova, passando davanti alla cappella e finendo la sua “escursione” all’ingresso unico realizzato nell’ala vecchia dove si trova il termoscanner. Bloccato dagli operatori sanitari è stato quindi ricondotto nella zona dedicata ai pazienti positivi in attesa di trasferimento, mentre l’ospedale è stato chiuso per qualche ora per fare la sanificazione dei luoghi nei quali l’anziano era passato.

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