Arrivano neve e gelo in Abruzzo
ma per l'Oms cambia poco

La spiaggia innevata di Pescara
La spiaggia innevata di Pescara
di Antonio Di Muzio
Domenica 22 Marzo 2020, 20:50 - Ultimo agg. 20:56
3 Minuti di Lettura
L'AQUILA Da domani si passerà dalla primavera all'inverno vero con nevicate e freddo tardivo in Abruzzo. Ma per l'Oms il caldo e il freddo non variano le condizioni del virus. «Il coronavirus non si "annienta" con il freddo». L'Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato che le temperature molto rigide e la neve non sono in grado di annientare il nuovo virus. L'Oms aggiunge quello del gelo alla lista dei falsi miti da sfatare sull'epidemia. Nei giorni scorsi i vertici dell'Oms avevano anche ricordato «che non è ancora noto se il caldo possa smorzare i contagi da coronavirus. Per quanto riguarda il freddo, il motivo per cui non influisce sull'infezione è che la temperatura del corpo umano rimane sempre costante a 36,5-37° C. Il modo più efficace di prevenire il contagio - ricorda l'Oms - è lavarsi le mani spesso con acqua e sapone o utilizzare un prodotto a base di alcool». 

A questo punto, a maggior ragione, l'invito a tutti: stare a casa e quando si esce per necessità coprirsi bene ed evitare malanni fuori stagione. La neve potrebbe cadere a Chieti, L'Aquila e Teramo, anche se non sono previsti accumuli importanti. Sulla costa, invece, previsto vento gelido e qualche rovescio di neve, ma senza accumuli. A metà settimana la temperatura dovrebbe rialzarsi, ma sono previste piogge sostanziose sulla costa Adriatica.
 
Da lunedì, quindi, Avremo un calo termico marcato, localmente anche superiore a 15 gradi in 24 ore. «Tornerà anche la neve in Abruzzo - spiega Francesco De Angelis, consigliere e previsore di Meteo Aquilano (nella foto i componenti dell'associazione: Andrea Cucchiarella, Stefano Bernardi, Gianluca Sperandio, Pasquale Contento, Edoardo Raparelli, Stefano Alleva), nonché fisico dell'atmosfera - la grande assente della stagione fredda 2019/2020. Insomma piomberemo in una fase invernale a tutti gli effetti. Questo avverrà a causa dell'arrivo di un nucleo depressionario di matrice artica, direttamente dalla Russia verso il Mediterraneo. Tale nucleo punterà dai Balcani le regioni centrali adriatiche, dando luogo a nevicate fino a quote molto basse, anche pianeggianti. Gli accumuli risulteranno intensi sui versanti appenninici esposti ad Est, mentre saranno più irregolari sulle zone interne, complice la barriera dell'Appennino. In una seconda fase, tra mercoledì e giovedì, l'aria fredda di origine artica, al seguito del peggioramento, determinerà la formazione di un profondo minimo depressionario, che risalirà dal Mediterraneo verso lo Ionio. Sarà questa l'occasione per intense precipitazioni sulle zone centro-meridionali, ma con quota neve più elevata, complice il richiamo di aria mite causato dal minimo in traslazione». 

La giornata di lunedì vedrà condizioni di instabilità atmosferica per l'intero arco delle 24 ore. Ci sarà nuvolosità irregolare sulla fascia centro-orientale della regione, mentre la nuvolosità lascerà spazio a delle schiarite sulle zone più occidentali del territorio. Avremo anche delle precipitazioni intermittenti, che interesseranno principalmente i versanti appenninici esposti ad Est e le zone costiere. Localmente qualche rovescio potrebbe spingersi anche sulle zone interne. La quota neve sarà in calo dagli iniziali 400 metri fin verso i 100 metri della serata, anche se non si esclude che i fiocchi possano raggiungere le coste in caso di forti rovesci organizzati. Temperature in forte calo, sia nei valori massimi che in quelli minimi. Venti moderati/forti nord-orientali e mare agitato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA