Fabia diventa nonna a 37 anni: «Appoggio mia figlia, ma vada avanti con gli studi»

Fabia di Remigio (a destra) con la figlia Desirè e la nipotina. Fabia diventa nonna a 37 anni: «Appoggio mia figlia, ma vada avanti con gli studi»
Fabia di Remigio (a destra) con la figlia Desirè e la nipotina. Fabia diventa nonna a 37 anni: «Appoggio mia figlia, ma vada avanti con gli studi»
di Teodora Poeta
Venerdì 14 Maggio 2021, 15:28 - Ultimo agg. 15 Maggio, 09:22
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E’ della provincia di Teramo, Ornano Grande una frazione di Colledara, una delle nonne più giovani d’Italia: Fabia Di Remigio, 37 anni, la cui figlia 20enne Desirè due mesi fa ha dato alla luce una bimba, Clarissa. Una nonna abruzzese con una marcia in più che oltre a coccolare la nipotina, è impegnata nel lavoro, ma anche nelle cure della sua seconda figlia, Christine, nata a settembre di tre anni fa. E sì, perché dopo diciotto anni, Fabia e il suo compagno, che per un periodo si erano lasciati ma poi si sono ritrovati, hanno deciso di avere un secondo figlio, e così è nata un’altra bambina. Ma è stato durante il lockdown che è arrivata la vera sorpresa.

«Desirè ha cambiato i suoi piani, la sua vita – racconta Fabia qui sopra a destra nella foto con quattro generazioni di donne della sua famiglia (nipotina, mamma, nonna e bisnonna) - Lei voleva studiare, poi si è innamorata e all’improvviso ci ha comunicato di essere incinta. Quando me lo ha detto ci sono rimasta di stucco, ma l’ho appoggiata». Così come ha fatto sua madre con lei quando giovanissima, aveva 17 anni, l’ha aiutata con la bambina, adesso anche Fabia vuole sostenere sua figlia che è da poco diventata mamma. «Io devo ringraziare moltissimo mia madre per tutto quello che ha fatto per me e adesso so che devo fare la stessa cosa con mia figlia», dice. «Quando al lavoro mi fecero il contratto a tempo indeterminato da part time ci rimasi male (lei è addetta alle vendite in una catena al centro commerciale Gran Sasso di Teramo, ndr), ma da quando ho la bambina piccola, Christine, e ora pure la nipotina sono contentissima perché ho più tempo per loro, anche se il tempo si trova sempre, l’importante è sapersi organizzare».

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Fabia ha iniziato subito a lavorare.«In famiglia c’era bisogno di soldi e così ho lasciato l’università, ero iscritta all’accademia delle belle arti». Se pensa al futuro di sua figlia vorrebbe che continuasse gli studi. «Quest’anno si diploma – prosegue -. Ha già perso due anni. A scuola le hanno permesso di fare la didattica a distanza. E’ iscritta all’Istituto alberghiero di Teramo, il Di Poppa. Dopodiché, se vorrà, spero che vada avanti con gli studi. Io ci sarò sempre per aiutarla, ma dovrà essere lei a scegliere la strada migliore per la sua indipendenza».

L’altro giorno Fabia ha ricevuto dall’associazione culturale "Il ponte e la torre” di Colledara un ovale in ceramica di Castelli e una pergamena con dedica da parte di sua figlia Desirè.

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