Omicron, non si vaccina e arriva la multa: ma Monica è morta da 12 anni

Non si vaccina, arriva la multa: ma Monica è morta da 12 anni
Non si vaccina, arriva la multa: ma Monica è morta da 12 anni
di Stefania Ortolano
Mercoledì 13 Aprile 2022, 08:41 - Ultimo agg. 08:52
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Arriva la multa, a Chieti, per la mancata vaccinazione, ma Monica è morta da 12 anni.

Prime sanzioni in arrivo per gli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino contro il Covid-19, ma quando il destinatario del provvedimento è morto da tempo la solerzia di chi governa genera situazioni dolorose e grottesche decisamente spiacevoli da vivere. E' quanto accaduto a una famiglia teatina che venerdì scorso si è vista recapitare una lettera congiunta da parte del Ministero della salute e dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicante a Monica Morabito, nata nel 1967 a Chieti, l'avvio del procedimento sanzionatorio per l'inosservanza dell'obbligo vaccinale dell'art. 4 del dl 44 del 2021 poiché, alla data del 1° febbraio 2022, la destinataria risultava non aver iniziato il ciclo vaccinale primario. La lettera prosegue spiegando che se entro il termine perentorio di dieci giorni dalla data di ricezione della stessa non verranno comunicati alla Asl di riferimento apposita attestazione che giustifichi il differimento o l'esenzione vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità e, entro lo stesso termine, non si provveda a dare notizia della avvenuta comunicazione alla Azienda sanitaria locale tramite il sito web dell'Agenzia delle entrate, verrà notificato un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo, per il pagamento, entro sessanta giorni, della pena pecuniaria di 100 euro.

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Ma la destinataria delle missiva, Monica, che oggi avrebbe avuto 55 anni, è morta nel 2010 quando di anni ne aveva appena 43 e in seguito a una grave malattia che l'aveva costretta su una sedia a rotelle.

Comprensibili lo sgomento e la rabbia provati dalla famiglia dopo aver ricevuto la comunicazione firmata dal Ministero. «Siamo dispiaciuti e increduli. A chi ha inviato quella lettera senza predisporre ulteriori verifiche vorrei chiedere se pensano di dover andare a fare i vaccini anche al cimitero». A parlare è la signora Paola, sorella di Monica, descrivendo l'amarezza provata da lei e dalla sua famiglia davanti a un errore del genere.

«E' una ferita che si riapre, assieme al senso di impotenza e al dispiacere. Se mia sorella fosse ancora viva pagheremmo volentieri quella multa. Ma se Monica fosse stata qui continua sicuramente si sarebbe già vaccinata, così come abbiamo fatto noi. E invece la sorella di Paola non c'è più da 12 anni, per una malattia mal curata, abbandonata dal Ministero della salute - sottolinea la famiglia - lo stesso che, però, si è subito ricordato di lei quando si è trattato di avviare il procedimento sanzionatorio».

 

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