Troppi contagi Covid: chiusi due reparti dell’ospedale Bernabeo

Troppi contagi Covid: chiusi due reparti dell ospedale Bernabeo
Troppi contagi Covid: chiusi due reparti dell’ospedale Bernabeo
di Daniela Cesarii
Domenica 11 Dicembre 2022, 11:55
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La recreduscenza della pandemia da Covid-19 è ormai nei fatti. I contagi aumentano, anche se gli ultimi dati della Regione evidenziano un calo, ma solo probabilmente perché il tracciamento nell’ultima settimana è stato condizionato dalla festività dell’8 dicembre. In ogni caso a Ortona si registrano problemi in ospedale. A lungodegenza malati trasferiti, sospesi i ricoveri. Impennata di casi di Covid all’ospedale “G. Bernabeo”. A essere stata colpita in modo massiccio è stata la lungodegenza, dove i contagi hanno colpito sia i ricoverati che il personale. A fronte di una situazione particolarmente critica, la direzione dell’Asl è stata costretta a sospendere temporaneamente l’attività, trasferendo i malati a Chieti. «Quella compiuta al Bernabeo è una scelta che replica precedenti esperienze - chiarisce il direttore sanitario della Asl Angelo Muraglia - perché nelle fasi più acute della pandemia in diverse circostanze siamo stati costretti a chiudere per un breve periodo i reparti nei quali a essere stati contagiati erano anche gli operatori. A Ortona, dunque, non accade nulla di nuovo, e neppure di straordinario. Abbiamo agito per mettere in sicurezza i pazienti, trasferiti a Chieti in mancanza di reparti dedicati a Ortona, come malattie infettive e pneumologia, e allo stesso modo il personale».

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SVILUPPI L’Asl, inoltre, rende noto, in un comunicato, che le attività del reparto riprenderanno regolarmente non appena gli operatori saranno tornati negativi e in condizione, quindi, di coprire tutti i turni. «Non abbiamo, infatti, la possibilità di chiedere rinforzi per Ortona ad altri ospedali perché influenza e Covid hanno fatto lievitare i ricoveri ovunque» conclude il direttore Muraglia. La chiusura del reparto di Lungodegenza comporta anche la sospensione delle attività dell’unità operativa di Medicina che è ricompresa in Lungodegenza e che si è trovata ad affrontare la stessa emergenza dovuta ai contagi di Covid che hanno colpito operatori sanitari e degenti. Le attività potrebbero riprendere dopo le festività natalizie o al più tardi a gennaio.
Quest’anno la situazione dei ricoveri ospedalieri è resa più delicata dalla forte circolazione del virus influenzale, in una forma peraltro aggressiva. Influenza che aveva dato tregua negli anni passati grazie alle procedure di isolamento e all’uso delle mascherine.
 

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