Pescara, perde il lavoro a causa del covid e diventa narcotrafficante: bloccato con la droga e arrestato

Pescara, perde il lavoro a causa del covid e diventa narcotrafficante: bloccato con la droga e arrestato
Pescara, perde il lavoro a causa del covid e diventa narcotrafficante: bloccato con la droga e arrestato
Sabato 14 Novembre 2020, 08:20
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Viaggiava lungo la A14 con sei chili di hashish nascosti nell'auto. Droga che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 20 mila euro. Arrestato ieri dagli agenti della polizia autostradale di Pescara Nord, un 52enne, M.F., originario della zona di Bari, ma residente nell'hinterland milanese. L'uomo, che risulta essere incensurato, è stato fermato per un controllo in una piazzola di sosta, nel territorio di Francavilla al Mare. Notando che era parecchio nervoso e aveva un atteggiamento strano, i poliziotti hanno deciso di perquisire l'automobile, una utilitaria Fiat, trovando all'interno del rivestimento del portellone posteriore ben 12 panetti di hashish.

Oltre allo stupefacente, sono stati sequestrati 420 euro in contanti, il telefonino che l'uomo aveva con sé e anche la vettura. E questo ai fini delle indagini e quindi per cercare di capire la provenienza dello stupefacente, dove insomma e da chi si fosse rifornito, e a chi il carico fosse destinato. Immediate sono scattate le manette e, su disposizione del pm di turno Giancarlo Ciani della procura di Chieti, è stato rinchiuso nel carcere di Vasto in attesa della convalida.

Quando i poliziotti della stradale, davanti ai suoi occhi, hanno aperto il portellone della Fiat, trovando tutta quella droga, ha provato in qualche modo a giustificarsi dicendo di aver perso il lavoro a causa del Covid. Ha raccontato di essersi occupato per anni di consegnare carni ai ristoranti, ma ultimamente di non averlo potuto fare più per via della crisi provocata dall'emergenza sanitaria.

Di essere, dunque, rimasto senza una occupazione. Una giustificazione strappa lacrime che però non ha convinto polizia e procura, che ora vogliono vederci chiaro. Sul suo conto sono in corso, dunque, tutta una serie di approfondimenti. Non è escluso che parte dello stupefacente sequestrato fosse destinato anche al mercato abruzzese.

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