Bici multate per divieto di sosta: «Senza rastrelliere non sappiamo dove parcheggiare»

Bici multate per divieto di sosta: «Senza rastrelliere non sappiamo dove parcheggiare»
Bici multate per divieto di sosta: «Senza rastrelliere non sappiamo dove parcheggiare»
di Vito de Luca
Domenica 17 Luglio 2022, 11:58 - Ultimo agg. 12:39
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«Non ci sono rastrelliere libere sulla riviera, ma se metto la bici fuori dagli stalli, arriva la multa. Il Comune preferisce i monopattini». Si è lamentata così, una signora sul lungomare, nei giorni scorsi, a proposito della scarsità dei parcheggi per le due ruote. Un problema che trova conferma anche nelle parole del coordinatore interregionale Abruzzo-Molise della Fiab, Giancarlo Odoardi. «La questione degli stalli è sicuramente reale, basta girare per la città - dice l’esponente della Federazione italiana ambiente e bicicletta - per notare che le biciclette sono attaccate agli alberi e ai pali, perché non c’è altro posto che le possa ospitare. Se partiamo dalle strade più interne, prima di arrivare sul lungomare, vediamo, per esempio, che su corso Vittorio Emanuele sono state eliminate delle staccionate d’acciaio dove i ciclisti agganciavano i telai. Certamente, questa struttura non era adibita a questo, ma le persone la usavano in tal modo. E dunque, ora cosa sta succedendo, per coloro che vanno per fare acquisti? Su questo, abbiamo anche ricevuto delle segnalazioni: ci dicono che siccome non hanno più dove lasciare la bicicletta, non vanno più neanche a fare la spesa. Parlo del settore dell’abbigliamento, ma anche di altri generi di negozi. Lo stesso per viale Marconi o via Benedetto Croce -continua Odoardi - dove ci accorgiamo delle tante biciclette che io definisco “maritate”. “Maritate” significa, come ci insegna l’agronomia, che le viti si appoggiano su altri alberi. Qui, accade che le due ruote si “maritano” con gli alberi. Sulle riviere, gli stalli sono presenti, ma in numero certamente insufficiente».

E, prosegue Odoardi, «chi va al mare con la bicicletta, non può mettersi a girare in lungo e largo per cercare una rastrelliera. Di conseguenza, lascia la bicicletta nel posto più vicino allo stabilimento. Accade poi che passi un vigile il quale multa il trasgressore, dove di lì a qualche minuto prima un posto negli stalli nel frattempo si era liberato.

So che l’amministrazione comunale, e questa è una nostra vecchia battaglia, sta sostituendo alcuni parcheggi per le auto, con degli stalli per le bici. Tuttavia, oggi gli stalli sono davvero pochi. Lo stallo per una bici occupa un paio di metri quadri, uno per una macchina dieci. Occorre una maggiore diffusione degli stalli per le biciclette, non solo in posti come gli ospedali, ma anche nel centro cittadino».

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