Elio, studente pescarese: «La mia fuga dalla Russia». Social ko, a Mosca giorni di proteste

Elio, studente pescarese: «La mia fuga dalla Russia». Social ko, a Mosca giorni di proteste
Elio, studente pescarese: «La mia fuga dalla Russia». Social ko, a Mosca giorni di proteste
di Manlio Biancone
Mercoledì 2 Marzo 2022, 09:15
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«La Farnesina ha dato a tutti gli italiani l’indicazione di tornare» racconta Elio Fracassi, 23 anni di Pescara, studente della Luiss all’Università di Mosca. «Con Lorenzo Sorrentino, studente romano, e Anna, di 23 anni, siamo riusciti a prenotare il volo per San Pietroburgo in mattinata poi con un autobus abbiamo raggiunto Tallinn in Estonia. Qui resteremo fino a venerdì per prendere l’areo che ci riporterà a casa» ha aggiunto il giovane di Pescara. «Ormai quasi tutti gli studenti hanno lasciato Mosca - ha precisato Lorenzo -. Ci sono quelli che sono partiti di notte in pullman verso la Finlandia, anche perché volare è difficile e molti hanno paura, e impiegheranno almeno sette ore per arrivare».

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Con l’emergenza-rientro i telefoni delle università sono diventati bollenti. «La questione più difficile è capire come muoversi - dice Lorenzo -. A Mosca la vita a è surreale». Ci sono le proteste di piazza con migliaia di persone dove la polizia compie arresti. «Manifestazioni pacifiche - dicono -, la prima è partita col primo intervento di Putin, cinque chilometri di ragazzi che dicevano “no alla guerra”. In queste ore la vita in città è molto precaria. Trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato è questione di un secondo. Ora che anche la Farnesina ha esortato a partire, comunque, non ci sono più dubbi. Chi rimane secondo me sbaglia. Noi prima ancora che scrivesse la Farnesina avevamo deciso di partire, vista la situazione».

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«E’ diventato difficile rifornirsi di rubli, i bancomat sono vuoti. I tentativi di prelievo in diverse zone della capitale sono andati tutti falliti» hanno aggiunto i due studenti. Mentre raccontano quello che accade, Elio e Lorenzo attendono che l’autobus passi il confine russo per sentirsi più sicuri anche se poi vogliono tornare a Mosca a studiare. «Infatti abbiamo lasciato molte nostre cose nell’appartamento preso in affitto e speriamo di tornare quando prima» dicono. Un’altra ragazza appena rientrata racconta i momenti di ansia. «Con gli atri studenti eravamo davvero preoccupati, si sentiva lo stato di emergenza serio. Ero in contatto con tutti anche se dall’inizio dell’attacco Linkedin è stato oscurato, twitter rallentato e facebook non caricava le foto. Comincia a non funzionare anche Instagram». Intanto ieri mattina è tornata a casa a Magliano dei Marsi l’altra studentessa della Luiss, la 23enne Francesca Macchia

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