Piergiorgio Galli, il discografico morto di Covid a 66 anni. Il figlio: «Porterò avanti i suoi progetti»

L'uomo era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Chieti

Covid, morto a 66 anni il discografico Piergiorgio Galli. Il figlio: «Porterò avanti i suoi progetti»
Covid, morto a 66 anni il discografico Piergiorgio Galli. Il figlio: «Porterò avanti i suoi progetti»
di Mila Cantagallo
Domenica 20 Febbraio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 06:53
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Una vita dedicata alla musica, fino all’album appena finito di registrare con la sua band. Piergiorgio Galli non ha fatto in tempo a pubblicare l’ultimo lavoro del gruppo “I Maghi” di cui era chitarrista. Un enfisema polmonare, causato dal Covid-19, lo ha portato via all’età di 66 anni, dopo dieci giorni sospesi tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Chieti. Il produttore discografico, titolare della Galli Records, era molto conosciuto a livello locale e nazionale. Con la sua etichetta, in passato aveva collaborato con artisti come Alex Britti, Fiordaliso, Luca Argentero, I Camaleonti. Aveva lanciato giovani talenti e organizzato festival canori tra cui il Grif, svoltosi a Pescara nel 2009 e nel 2010.

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Nel 2018 l’imprenditore aveva riunito 40 artisti abruzzesi per registrare il singolo “Dove la neve non cade”, scritto dal figlio Federico per ricordare le vittime di Rigopiano e devolvere il ricavato delle vendite al Comitato delle loro famiglie. I capelli lunghi fino alle spalle e il look curato contraddistinguevano l’immagine del discografico, una persona educata e discreta, amata da tutti a Francavilla al Mare dove risiedeva insieme alla moglie Laura, dopo molti anni trascorsi nella casa-studio situata nelle campagne di Miglianico, storico ritrovo di artisti.

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La notizia dell’improvvisa scomparsa ha addolorato tanti amici e conoscenti che hanno manifestato il proprio cordoglio sui social o si sono recati nella casa di viale Nettuno per abbracciare Laura, i figli Glauco, Giorgino e Federico. Appassionato di musica da sempre, Galli aveva svolto attività di dirigente d’azienda fino a metà degli anni 2000, dedicandosi contemporaneamente alla band da lui creata. Nel 2008 aveva fondato l’etichetta Galli Records che, oltre alla produzione di album, si dedicava al doppiaggio di serie televisive. Con il suo gruppo, il manager aveva recentemente registrato i brani di un cd la cui uscita era imminente. Al lancio penserà ora il figlio Federico, cantautore e produttore, che ricorda così il padre: «Era il mio primo sostenitore, con lui ho condiviso l’amore per la musica. Non eravamo solo noi a volergli bene, lui si faceva amare da tutti perché era buono e corretto. Anche se papà non c’è più, non mi arrenderò e porterò avanti il suo progetto». I funerali si terranno domani alle 15 nella Chiesa di Santa Liberata a Francavilla al Mare. 

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