Doveva essere un sabato sera passato a sorseggiare una birra seduti su un muretto. Invece è stata una notte da incubo, con un ragazzo finito in Rianimazione. Lui, D'A. G., 18enne di Lanciano, è ora in coma indotto all'ospedale di Pescara dopo un intervento d'urgenza effettuato dalla Neurochirurgia. L'altra sera si trovava con con due amici, una ragazza di 16 anni e un 26enne, dietro il piazzale della vecchia stazione ferroviaria Sangritana-Tua. Un posto che di notte diventa terra di nessuno, di ritrovo e bivacco. Era lì con i suoi amici, stavano bevendo. Poco distante c'era un altro gruppetto di giovani, alcuni dei quali minorenni. I due gruppi hanno cominciato a battibeccare. Qualche parola di troppo, poi gli sfottò e ad un certo momento è stato il parapiglia.
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Almeno in cinque sono corsi dietro al 18enne, che è stato minacciato e poi colpito con un pugno alla testa: un colpo secco alla tempia.
LE INDAGINI
Allertati dai sanitari, i carabinieri di Lanciano, guidati dal maggiore Vincenzo Orlando, hanno avviato le indagini: ascoltati gli amici della vittima e acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza che, nella zona teatro della zuffa, occhieggiano da vari palazzi, anche privati. Immagini di grande aiuto per l'individuazione del picchiatore - che sarebbe già avvenuta - e degli altri protagonisti del pestaggio. Una svolta è attesa per oggi. Intanto la città è sotto shock per l'ennesimo grave episodio di violenza. Il governatore Marco Marsilio parla di «bruttissimo episodio». Così il sindaco Mario Pupillo: «Un fatto gravissimo che denota lo stato di disagio e di malessere di molti giovani che fanno ricorso alla violenza e al bullismo per prevalere. Sono fatti preoccupanti, che di solito - prosegue - hanno radici da ambienti devastanti, degradati e disgreganti. Ci stiamo mettendo in contatto con la famiglia del ragazzo, alla quale va tutta la nostra solidarietà. Ho dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità di costituire come parte civile il Comune di Lanciano».