Dai biscotti alle formiche, la nuova vita di Juan Carrito nei boschi d'Abruzzo

Dai biscotti alle formiche, la nuova vita di Juan Carrito nei boschi d'Abruzzo
Dai biscotti alle formiche, la nuova vita di Juan Carrito nei boschi d'Abruzzo
Mercoledì 6 Aprile 2022, 09:47 - Ultimo agg. 09:52
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Dalle scorpacciate di biscotti dalle formiche. Sono cambiate le abitudini alimentari di Juan Carrito, l'orso di Roccaraso diventato la mascotte d'Abruzzo, che il Parco della Maiella sta cercando di rieducare alla vita in natura tra i boschi dell'Abruzzo. Oggi in un lungo post il Parco dà conto dei primi dieci giorni di vita in quota di Jc, l'orso marsicano protagonista dei social. Mangia ciò che prova, tra cui le formiche e prova ad adattarsi a una vita lontana dall'uomo e dalla sua Roccaraso.


«Prosegue senza particolari criticità la permanenza dell’orso M20, detto Juan Carrito, sulla Maiella. L’orso era stato traslocato dall’area faunistica di Palena, nella quale si era svolta una breve fase di captivazione temporanea, lo scorso 25 marzo, in un’area interna del massiccio della Maiella, attraverso un’operazione svolta dal personale tecnico del Parco Nazionale della Maiella. Dal giorno del rilascio lo stesso personale ha effettuato un monitoraggio intensivo sia mediante i dati provenienti dal radiocollare gps applicato all’animale, sia mediante attività di campo, evitando in ogni caso il contatto diretto con l’animale. Pur nella piena consapevolezza che non si possa affatto escludere che l’orso torni a frequentare in breve tempo aree antropizzate o centri abitati, il primo dato, per quanto preliminare, di una permanenza di 12 giorni ormai e dei movimenti esplorativi compiuti da Juan Carrito, in un territorio completamente privo di insediamenti umani e con una sostanziale assenza di interazioni con l’uomo, suggerisce che Juan Carrito si stia nutrendo probabilmente solo del cibo che può trovare nei boschi e nelle radure che sta frequentando (erba, formiche ecc.): questo fa ben sperare rispetto a una possibile prosecuzione degli interventi sperimentali da porre in atto per favorire un ritorno alla normalità per la vita del giovane orso. Il Parco continuerà a tenere aggiornata sia la partnership istituzionale, sia i tanti amici di Juan Carrito e, naturalmente, con assoluta priorità, tutti i cittadini del Parco, nel caso l’orso dovesse riavvicinarsi alle case, evenienza per la quale è già pronto un servizio di monitoraggio intensivo e di sorveglianza sul territorio con la collaborazione del reparto carabinieri Parco Maiella».

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