«Ogni figlia alla sua mamma. Ogni regina al suo re. Sempre e per sempre». Così la 43enne di Scoppito, sulla propria pagina Facebook appena due giorni fa, poche ore prima di morire. È ancora sotto choc la piccola comunità e non solo: ieri mattina è arrivata la notizia che nella frazione di Civitatomassa si era consumata una tragedia famigliare. Nonostante il tempestivo arrivo sul posto del personale medico del 118 in eliambulanza, per la donna impiegata al Ministero dell’Istruzione, con un passato di segretaria, non c’è stato nulla da fare. La caduta da una finestra sulla scala di accesso all'appartamento, da un’altezza di sei metri circa, non le ha lasciato scampo. Secondo quanto è stato ricostruito l’impiegata, separata e madre di una bambina di 7 anni, era uscita di casa per fare una passeggiata.
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Al rientro nell’abitazione, una villetta bifamiliare (dove sotto risiedono i genitori) il tragico gesto. Dopo la constatazione del decesso, sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Sassa, agli ordini del Luogotenente Fabio Galasso. Dopo poco sul posto è arrivato il sostituto procuratore dell'Aquila, Marco Maria Cellini, insieme ad altro personale della sezione di polizia giudiziaria sia della polizia di Stato che dell'Arma per rendersi conto dello stato dei luoghi. Che si sia trattato di un gesto volontario sembra assodato anche dalle stesse lesioni riscontrate dal medico legale, compatibili con una caduta da una certa altezza.