Scuola, la protesta dei diplomati magistrali: «Noi insegnanti "usa e getta", fuori dalle graduatorie e licenziati»

La protesta davanti all'Usr dell'Aquila
La protesta davanti all'Usr dell'Aquila
di Stefano Dascoli
Giovedì 17 Settembre 2020, 16:36
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L'AQUILA - Sebbene molte criticità siano in via di risoluzione, non tutto è ancora a posto sul fronte della ripartenza dell'anno scolastico.

Ieri, per esempio, davanti all’Ufficio scolastico regionale dell’Aquila si è tenuto un presidio di protesta da parte dei diplomati magistrali sotto la sigla dell’Associazione nazionale liberi insegnanti: «Siamo esclusi ingiustamente – ha detto Clementina Di Fiore – dalle graduatorie a esaurimento per i ruoli. Graduatorie aperte solo per alcuni ricorrenti, mentre per altri sono state definitivamente chiuse. In questi giorni stiamo ricevendo le notifiche di licenziamento in tronco, proprio durante le nomine e proprio quando ci sarebbe bisogno di tantissimi insegnanti. Contestiamo l’attuale governo e quelli precedenti. Non si vuole trovare una soluzione. Chiediamo un canale di reclutamento, tramite un concorso per titoli e servizio e soprattutto di non essere tolte dal nostro posto di lavoro».

«C'è chi ha dovuto rinunciare al ruolo - prosegue la Di Fiore - perché l'intento del governo e del ministro Azzolina è quello di farci uscire dalle graduatorie. Vogliono farci fare i supplenti a vita perché le graduatorie che hanno inventato quest'estate, quelle provinciali, sono solo per le supplenze. Noi siamo insegnanti usa e getta, siamo buoni da settembre a giugno. Invece vogliamo la stabilizzazione».

Una delegazione ristretta è stata ricevuta dal direttore dell’Ufficio scolastico, Antonella Tozza.

C’è chi è arrivato anche a fare lo sciopero della fame, da dieci giorni a questa parte. E’ il caso di Emanuela Uselli: «E’ mortificante per chi ha investito la vita a studiare. Ci classificano come diplomati, ma c’è anche chi, come nel mio caso, ha una laurea e una specializzazione sul sostegno».
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