Mamma orsa e cucciolo "visitano" il campo scout con 24 ragazzini romani: allarme ai carabinieri. Il sindaco: «Bambini felici per l'avvistamento»

Mamma orsa e cucciolo "visitano" il campo scout con 24 ragazzi romani: allarme ai carabinieri. Il sindaco: «Bambini felici per l'avvistamento»
Mamma orsa e cucciolo "visitano" il campo scout con 24 ragazzi romani: allarme ai carabinieri. Il sindaco: «Bambini felici per l'avvistamento»
di Manlio Biancone
Giovedì 4 Agosto 2022, 11:41 - Ultimo agg. 11:44
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LECCE DEI MARSI L’altra notte un gruppo di ragazzi, tra i 12 e i 13 anni,  di Roma impegnati al campo scout, in località “La Guardia” a Lecce dei Marsi, in provincia dell'Aquila, hanno ricevuto la "visita" di un'orsa marsicana con un piccolo richiamati dalle loro dispense cariche di frutta e altri alimenti. I due splendidi animali che abitano i boschi del Parco nazionale d’Abruzzo hanno creato qualche problema tra il gruppo di ragazzi tanto che i responsabili hanno subito dato l’allarme e fatto intervenire gli aiuti. Sul posto, sono subito arrivati i carabinieri del nucleo Parchi, quelli della stazione territoriale, i carabinieri forestali e le Guardie del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il sindaco di Lecce dei Marsi, Augusto Barile.

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«Erano eccitati e contenti per aver vissuto questa esperienza - commenta il sindaco che è stato svegliato in piena dai militari e ha raggiunto la postazione per prestare aiuto ai 24 ragazzi che erano sotto le tendeNon mi sono sembrati impauriti, anzi erano felici di aver visto gli orsi marsicani, ma il caposquadra ha deciso di togliere le tende e trasferirsi in luogo più sicuro». I ragazzi sono stato accompagnati dai mezzi di soccorso alla sala parrocchiale di Lecce dei Marsi dove hanno trascorso la notte e il giorno dopo sono stati trasferiti al nuovo campo scout allestito nella campagna di Gioia dei Marsi dove sono state montate le tende per completare il campeggio. Lo stesso episodio era avvenuto l’anno scorso al campo scout dei ragazzi pescaresi, in località Fonte Licia, e anche allora era stato richiesto l’aiuto dei carabinieri. «Ma i ragazzi - aggiunge il primo cittadino - sapevano che quello è il territorio degli orsi e per questo vengono anche informati come comportarsi in caso di avvistamento dell’animale e a non lasciare cibi e rifiuti incustoditi. Anzi molti ragazzi arrivano nei nostri campeggi anche per avere una esperienza di questo tipo».


È d’accordo anche il direttore del Parco nazionale, Luciano Sammarone, che tra l’altro precisa: «L’orso non ha terrorizzato i ragazzi, anzi al contrario erano contenti dell’esperienza vissuta. Insomma, poi gli organizzatori e le famiglie sanno benissimo che tra le montagne del Parco è possibile avvistare l’orso e questo non è un cosa da tutti i giorni. In molti arrivano in Abruzzo proprio per vivere questa esperienza. Non dimentichiamo poi che gli animali vengono richiamati dai cibi del campo scout». Il direttore per evitare questi episodi ha proposto all’amministrazione comunale una recinzione che protegga l’area dei campeggi. Le incursioni estive degli orsi continueranno ancora e comunque resta un evento straordinario, anche se poi le notizie di contatti tra uomo e animale sono sempre al centro delle cronache nel nostro territorio. Non dimentichiamo le incursioni dell’orso Juan Carrito che si è divertito a visitare i pollai dei paesi vicini e ci sono voluti decine di forestali per riportarlo in montagna, utilizzando anche colpi di fucile.

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