Aveva creato un profilo falso, con una foto che avrebbe dovuto far pensare a un 18enne, su un sito di incontri per omosessuali, ma grazie ad un incidente stradale è stato possibile smascherarlo e arrestarlo. E ora S.E., un 50enne della provincia di Chieti, che ha precedenti per reati contro il patrimonio ma anche un procedimento per lo stesso reato ai danni di un 17enne adescato sul web, è agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale.
E' stato arrestato dai carabinieri di Chieti in esecuzione di un'ordine di custodia cautelare emesso dal gip Andrea Di Berardino. La vittima è un ragazzo di 15 anni che l'uomo, presentatosi come "Dino 18", ha adescato su un sito di incontri, dandogli appuntamento dopo una videochiamata nel corso della quale era riuscito a non farsi vedere bene in volto. Il ragazzo in un primo momento ci ripensa e disdice l'appuntamento ma a quel punto scatta la minaccia: il 50enne gli dice esplicitamente che rivelerà ai genitori la sua tendenza omosessuale e che racconterà tutto ai carabinieri.
Il ragazzo si reca dunque nel posto stabilito, il piazzale della chiesa del Tricalle dove, a bordo di un'Alfa, non trova un coetaneo ma un adulto il quale gli fa capire che non avrebbe tollerato un rifiuto quando gli dice "ora non dirmi che non vuoi fare più nulla".
Il quindicenne a quel punto ha la prontezza di scendere, di avvicinarsi alla ragazza dicendole di scappare perchè quell'uomo, che viene notato soprattutto perchè ha i pantaloni con la cerniera aperta e le scarpe slacciate, è un violentatore, uno stupratore. Quindi il 15enne si allontana. L'uomo nel frattempo viene trasportato in ospedale, mentre nell'abitacolo vengono trovati un paio di slip maschili del ragazzo, che l'uomo ha voluto gli lasciasse come una sorta di feticcio. La vicenda di cui è stato suo malgrado protagonista scuote il ragazzo che, in lacrime, si confida con una una compagna di scuola quindi lo stesso pomeriggio si reca dai Carabinieri per presentare una denuncia.