Covid, imprenditore racconta: «Ho rischiato di morire, non abbassate la guardia»

Covid, imprenditore racconta: «Ho rischiato di morire, non abbassate la guardia»
Covid, imprenditore racconta: «Ho rischiato di morire, non abbassate la guardia»
di Matteo Bianchini
Giovedì 17 Giugno 2021, 10:38
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 «È una brutta bestia, quando sembra che il peggio sia passato arriva invece il colpo più duro» sono le parole di Gianni Testasecca, 58 anni, imprenditore di Martinsicuro, in provincia di Teramo, che dopo più di un mese è riuscito a sconfiggere il Covid-19. La prima a scoprire di aver contratto il Covid in famiglia è stata la figlia di Testasecca, che non vive da tempo con il padre e la madre, poi il 6 maggio la decisione dell’imprenditore truentino, socio di una storica agenzia immobiliare della città, di sottoporsi anche lui al tampone.

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«Era da alcuni giorni che avevo problemi intestinali e mi sentivo sempre stanco - dice Testasecca - il risultato del test aveva dato esito positivo, così mi sono isolato in casa. I giorni scorrevano tranquilli senza sintomi, poi di punto in bianco, il decimo giorno, la situazione è precipitata. Febbre, problemi a respirare e dopo la visita urgente dell’Usca sono stato subito trasportato all’ospedale di Giulianova. Qui il reparto stava per essere dismesso, mi hanno fatto però la tac e hanno scoperto una polmonite bilaterale. Mi hanno trasportato, quindi, nel reparto malattie infettive del Mazzini di Teramo ed è stata la mia salvezza». Poco dopo il trasferimento nel nosocomio teramano, arriva la prima crisi respiratoria. «Mi hanno subito messo il casco ventilatorio e ho passato lunghi giorni davvero critici». Poi ripete: «Essere stato curato a Teramo è stata la mia salvezza e non smetterò mai di ringraziare la dottoressa Antonella D’Alonzo che dirige il reparto di malattie infettive, una vera eccellenza.

Sono stato seguito da tutto il personale con la massima attenzione e questo, anche da un punto di vista umano, mi ha aiutato a superare quei terribili momenti».

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Ben ventidue giorni in un letto di ospedale tra cortisone, antibiotici, iniezioni di eparina e ventilazione polmonare, poi le condizioni che iniziano a migliorare e una settimana fa, dopo il tampone negativo, il ritorno a casa, a Martinsicuro. «Un grosso sospiro di sollievo - conclude Testasecca - ora sto meglio, anche se non si può dire di essere ancora in forma: ho perso peso, e mi affatico ancora parecchio anche a camminare o a fare le scale, tra qualche giorno avrò una visita di controllo. Cosa posso dire su questa esperienza? Sicuramente che questo virus è pericolosissimo, anche se stai abbastanza bene per diversi giorni la situazione può precipitare nel giro di qualche ora. È fondamentale tenere le proprie condizioni sempre sotto stretto monitoraggio e avvisare subito chi di dovere nel caso inizino a manifestarsi alcuni problemi. Io, dall’inizio della pandemia, ho sempre avuto una grande paura del Covid e ho sempre indossato la mascherina in qualsiasi contesto, ma basta un minimo di disattenzione per ritrovarsi infettati. Anche se ora il peggio è passato, continuo ad avere molta paura e credo che non è arrivato ancora il momento di abbassare la guardia, quindi consiglio a tutti di continuare a rispettare le normative e di vaccinarsi, con questo virus non si può scherzare».
 

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