«Dobbiamo realizzare nuovi impianti, sono 60 euro». Anziani truffati dal falso addetto dei condomini

Anziani truffati dal falso addetto dei condomini
Anziani truffati dal falso addetto dei condomini
di Maurizio Di Biagio
Domenica 20 Febbraio 2022, 11:01
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Si sta diffondendo in questi ultimi giorni a Teramo la truffa del condominio. Personaggi che soprattutto nelle zone prevalentemente centrali per ora, si spacciano per tecnici o addetti dello stabile chiedendo, o meglio estorcendo, ai malcapitati, per la maggior parte anziani, una somma che varia dai 40 ai 60 euro con la scusa di realizzare di nuovi impianti o di altri tipi di lavori. La truffa che sta prendendo sempre più piede è stata segnalata per prima da Barbara che nel suo post all’interno del gruppo Facebook “I ragazzi di Corso San Giorgio...tanti anni dopo” ha voluto mettere al corrente i suoi amici di navigazione, rendendoli edotti di cosa stesse avvenendo dalle sue parti: «La zona in questione è Teramo centro, via Malaspina, viale Bovio, via Duca D’Aosta e via De Benedictis dove un signore (purtroppo non so se sia solo lui o anche altri, quindi una banda) pedina gli anziani per estorcere denaro dicendo che sono pagamenti che vanno effettuati per il condominio, invece poi intasca il denaro e sparisce. Ho premura di avvisarvi che l’imbroglione (ci sono già più casi oltre a quello di mio padre)  dice di essere un tecnico-addetto del condominio che deve predisporre un nuovo impianto e, quindi chiede la quota di 50 (anche 60) euro al malcapitato evidenziando che tutti gli altri condomini hanno già pagato».

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Barbara aggiunge che i truffatori utilizzano i nomi degli amministratori, quelli autentici, perché li avrebbero semplicemente letti da alcune bacheche dei portoni: «Purtroppo mio padre in buona fede ha pagato come anche altri, da come abbiamo saputo dai condomini vicini». Si chiede pertanto un passaparola per mettere in guardia un po’ tutti e per evitare che il fenomeno si ripeta, riferendo anche del fatto dei nominatici delle bacheche stesse. Improvvisamente, in successione, altri post segnalano lo stesso tipo di truffa, da viale Mazzini, in cui però i malfattori avrebbero chiesto 40 euro, fino a via Rischiera (50 euro).

C’è chi non denuncia il fatto per «non stressare ulteriormente il padre che ancora non accetta l’accaduto». «Anche da me è successo - scrive Roberto - non pensavo ci fossero tantissimi casi oltre ai quattro di mia conoscenza».

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