Tommaso ucciso dall'auto senza controllo, perizia finita: i freni funzionavano

Tommaso ucciso dall'auto senza controllo, perizia finita: i freni funzionavano
Tommaso ucciso dall'auto senza controllo, perizia finita: i freni funzionavano
di Marcello Ianni
Martedì 7 Giugno 2022, 09:12
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Nessuna anomalia sul sistema frenante. Ancora una volta la Volkswagen Passat Station Wagon, che il 18 maggio scorso ha improvvisamente travolto sei bambini (uccidendo il piccolo Tommaso D’Agostino) della scuola materna 1 Maggio dell'Aquila, è stata posta sotto la lente di ingrandimento da Cristiano Ruggeri, perito nominato dal sostituto procuratore della Repubblica, Stefano Gallo per verificare l’efficienza del mezzo oltre alla ricostruzione della dinamica dell’incidente stradale.

In particolare ieri mattina personale dei vigili del fuoco hanno prelevato la macchina sequestrata, custodita fin dall’inizio nel piazzale della Questura, lato officina, per essere nuovamente ispezionata dal consulente ma anche da Francesco Massimi, perito nominato dall’avvocato Francesco Valentini, legale di fiducia della donna, M.R.Z. di 38 anni indagata per omicidio stradale. Il veicolo dopo essere stato caricato su un carro attrezzi dei vigili del fuoco con una particolare tecnica (per evitare possibili contaminazioni con il terreno e movimento delle ruote) ha percorso pochi metri in linea d’aria per arrivare presso un’officina meccanica specializzata per essere posizionata su dei rulli per testare anche attraverso l’utilizzo di computer il sistema frenante.

L’operazione seguita anche dall’avvocato Katiuscia Romano (legale insieme al collega Tommaso Colella dei genitori del piccolo Tommaso di 4 anni) è durata poco tempo, quello necessario per avere dagli esperti il riscontro che il sistema frenante è in buone condizioni.

Risultato che segue quello relativo al funzionamento della centralina elettronica della macchina e dunque dello stesso freno elettronico che, per ammissione della stessa indagata, nel corso dell’interrogatorio dinanzi il sostituto procuratore Gallo, non avrebbe inserito.

Secondo il racconto in lacrime della conducente sarebbe stato il figlio 12enne lasciato da solo in auto (lei era scesa per riprendere alla materna le due figlie gemelline) a muovere per errore la marcia che teneva bloccato il veicolo che preso velocità in un tratto breve ma ripido all’interno dell’area scolastica ha investito i sei ragazzini dopo aver divelto una rete tipo di quelle utilizzate nei cantieri, molto probabilmente sistemata solo per evitare possibili allontanamenti da parte dei piccoli ospiti.

 

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