Travolta dal treno a 16 anni, gli amici: «Una ragazza dolce e sensibile»

Travolta dal treno a 16 anni, gli amici: «Una ragazza dolce e sensibile»
Travolta dal treno a 16 anni, gli amici: «Una ragazza dolce e sensibile»
di Patrizia Pennella
Giovedì 26 Gennaio 2023, 08:34
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Sarà l'analisi del Dna a dare una risposta definitiva sull'identità della ragazza che martedì sera è morta investita dal treno nei pressi della stazione di Montesilvano. L'esame, già disposto dalla magistratura, sarà eseguito nei tempi più brevi possibili. L'ipotesi, che appare comunque molto fondata, è che si tratti di una ragazza di sedici anni, studentessa, che nella serata di martedì non ha fatto rientro a casa. La madre, un'insegnante, avrebbe riconosciuto alcuni effetti personali: i resti della giovane sono stati trasportati all'obitorio dell'ospedale di Pescara dove resteranno fino al termine delle procedure legali. Intanto proseguono le indagini degli agenti della sottosezione di Pescara della Polizia ferroviaria, intervenuti per i rilievi subito dopo la tragedia.

L'allarme era stato lanciato da alcuni testimoni e dal personale di Trenitalia intorno alle 17,30: in stazione è arrivata un'ambulanza del 118, ma i sanitari hanno potuto solo constatare la morte della ragazza. Sono state proprio alcune delle persone presenti a sottolineare la giovane età della persona investita dal treno, ma va ancora accertata la dinamica dell'incidente, anche per capire se si sia trattato di una disattenzione o di un gesto volontario. Una risposta potrà arrivare dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della stazione: per ottenere le riprese sono necessarie circa 24 ore.

Le riprese consentiranno di verificare gli ultimi movimenti della ragazza e anche di estrarre dei fotogrammi che potranno accompagnare le procedure di identificazione. Sulla pagina Facebook dell'istituto Mibe di Pescara, frequentato dalla ragazza, è comparso intanto un affettuoso messaggio di cordoglio al quale la madre ha risposto con grande tenerezza. Il ricordo è quello di una ragazza dolce e sensibile, amante degli animali, con un forte senso degli affetti familiari.

Appassionata nei suoi studi. Non ci sono elementi che raccontino di un particolare disagio, una vita tranquilla, normale, come quella di tanti ragazzi della sua età. Dai primi elementi raccolti la sedicenne non avrebbe lasciato alcun messaggio che possa spiegare un eventuale gesto volontario. Anche per questa ragione la Polizia ferroviaria valuta l'ipotesi della disattenzione e quindi della disgrazia. «Non c'è consolazione per tanto dolore» scrive la madre ad una comunità rimasta tutta molto colpita da quella che, qualunque sia la causa che l'abbia determinata, resta comunque una grande tragedia. I compagni di classe, gli amici: per tutti è un dolore immenso e soprattutto inspiegabile.

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