L’AQUILA Salgono a tre i casi di Monkeypox accertati in Abruzzo, dopo la positività di un ragazzo di 35 anni della provincia di Chieti. L’ultimo campione positivo è stato isolato ieri nei laboratori della Asl di Pescara, diretti dal virologo Paolo Fazii.
«Bisogna mantenere alta l’attenzione, al momento le uniche armi che abbiamo a disposizioni sono i vaccini, già disponibili per tutte le categorie a rischio, il controllo dei casi tramite il contact tracing, ma soprattutto è necessario assumere un atteggiamento congruo dal punto di vista sessuale, che ricordiamo essere il modo di trasmissione principale in questa fase», spiega il dottor Fazii al Messaggero.
La diffusione del vaiolo delle scimmie è arrivata in un momento ancora molto dedicato anche sul fronte del Covid: se da un lato, infatti, la curva epidemiologica prosegue nella sua lenta discesa, dall’altro gli esperti si dicono ancora preoccupati per il numero altissimo di decessi e contagi. Dall’inizio del mese di agosto sono stati accertati 31.677 positivi e 91 vittime.
Su base settimanale si registra una variazione dei casi, passati dai 7.319 della scorsa settimana ai 5.826 degli ultimi sette giorni, pari a -20% e dei decessi pari a -43%: dal 17 al 23 agosto le vittime sono state 28, mentre dal 24 al 30 agosto il dato si è fermato a 16.
Gli abruzzesi attualmente positivi scendono a 26.550 (-63): di questi, 140 (-7) sono ricoverati in ospedale in area medica e 9 in terapia intensiva. A livello provinciale sono 374 i nuovi casi registrati nel Chietino, 328 nel Pescarese, 252 nel Teramano e 233 nell’Aquilano, mentre 30 positivi sono residenti fuori regione e per 13 sono in corso verifiche sulla provenienza. Non decolla la campagna vaccinale dedicata al secondo richiamo: sono 46.078 le quarte dosi inoculate, pari all'11,38%. Un dato che pone l'Abruzzo agli ultimi posti in Italia, dove la media è arrivata invece al 17,13%.