JESI - L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi torna in trincea nella lotta al coronavirus e l'oragnizzazione ospedaliera chiede ai cittadini di non "intasare" il Pronto Soccorso, usando, per problemi lievi, altre strutture.
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"L'ospedale Carlo Urbani - si legge nella nota - di Jesi è nuovamente in prima linea per contrastare lo stato di emergenza sanitaria Covid 19.
In particolare, in questa fase, il Pronto Soccorso ha assunto il ruolo chiave di “area filtro” per fare in modo che l'Ospedale di Jesi possa continuare a gestire contemporaneamente sia le patologie ordinarie sia le polmoniti da Covid 19. Per poter assicurare a tutti i pazienti l'accesso alle cure in maniera appropriata, è fondamentale anche la collaborazione dei cittadini. Si invitano pertanto gli utenti con problematiche minori (piccoli traumi, ferite superficiali, lombalgie croniche e altre patologie simili) a non accedere al Pronto Soccorso di Jesi, ma a rivolgersi in prima battuta ai propri Medici di Medicina Generale o, in alternativa, al PAT (Punto Assistenziale Territoriale) di Chiaravalle con il quale è stato concordato un percorso Covid free di collaborazione e presa in carico.