A guardarlo sembra un dirigibile. Grasso che più grasso non si può, è un mezzo miracolo che sia ancora vivo. Eppure eccolo lì, nella vasca dell'acquario, insieme ad uno dei suoi simili che però pesa la metà, mentre salta per la gioia di addestratori e pubblico pagante. Siamo a Sochi, località russa nota per le vicende legate alle catture di orche altri mammiferi marini come i beluga, destinati agli acquari del Paese. Lì, in una vasca che sembra una tinozza, vive Glasha il beluga. Bianco, come i suoi simili, ha una particolarità, la stazza. Sì perché negli ultimi mesi, il suo peso sembra raddoppiato. Obeso a dismisura, dovesse continuare ad ingrassare potrebbe rimetterci le penne, anzi le pinne. Come è stato possibile? Quel genere di strutture non sono controllate? A chiederselo, anche la nota biologa marina Naomi Rose di AWI (Animal Welfare Institute) che, ricevuta e diffusa sulla propria pagina social (From the Dolphin's Point of View) l'immagine che pubblichiamo, ha commentato: «L'immagine di Glasha mi ha scioccata. È grottescamente obeso e questa fotografia rappresenta il suo reale aspetto».
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La foto in questione, le era stata inviata da qualcuno che aveva chiesto come mai quel beluga fosse così grasso. «Semplice, era stata la risposta, gli danno danno troppo da mangiare». Forse una dieta sbagliata dal personale dell'acquario? «La spiegazione più probabile, sottolinea la biologa, è che, anche se non ho le prove, quella struttura possa avere una specie di programma di alimentazione pubblica che prevede, pagando un extra, la possibilità di nutrire le balene da parte dei visitatori generando un incremento finanziario». Già, ma a che prezzo? I beluga sono mammiferi delicati e quel grasso in eccesso potrebbe risultare pericoloso. «I beluga, conclude la Rose, accumulano naturalmente più grasso dei delfini per via del gelido habitat dove vivono in natura.
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