Agrigento, macabro ritrovamento: delfino decapitato e con la coda legata rinvenuto nelle acque di San Leone

Il povero delfino rinvenuto decapitato nell'Agrigentino. (Immag diffusa dall'associazione Mareamico su fb)
Il povero delfino rinvenuto decapitato nell'Agrigentino. (Immag diffusa dall'associazione Mareamico su fb)
di Remo Sabatini
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 13:16
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Macabro rinvenimento nelle acque che bagnano la spiaggia di San Leone ad Agrigento. Un tursiope, in avanzato stato di decomposizione, è infatti stato trovato da alcuni diportisti, decapitato e con la coda legata da una corda in uso alla marineria. Una scena terribile che, come documentato dalle immagini diffuse dall'associazione ambientalista Mareamico che pubblichiamo, sembra raccontare di una barbara esecuzione.

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I delfini, infatti, non sono ben visti da taluni pescatori che li vedono soltanto come competitori e rivali che approfittano del pescato per mangiare a loro spese.

Così sembra che proprio a causa di un pasto "gratis" possa essersi scatenata la ritorsione che ha ucciso e decapitato il povero delfino da parte di coloro che, al momento, risultano ignoti. "Spesso i delfini sono soliti depredare le reti piene di pesci  dei pescatori", ha commentato un portavoce di Mareamico. "Per questo, viene sottolineato, suscitano la ritorsione di alcuni mascalzoni". L'episodio dell'Agrigentino non è un caso raro. Da anni e non soltanto in quelle acque, i delfini continuano a morire uccisi perché si nutrono di pesci per sopravvivere in un mare che qualcuno vorrebbe non gli appartenesse più.

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