Cani e gatti pericolosi per i loro padroni? «Potrebbero trasmettere dei batteri resistenti agli antibiotici e viceversa»

Si stima nel 2050 una mortalità per germi multiresistenti agli antibiotici analoga alle patologie oncologiche, con 10 milioni di morti a livello globale

Cani e gatti pericolosi per i loro padroni? «Potrebbero trasmettere dei batteri resistenti agli antibiotici e viceversa»
Cani e gatti pericolosi per i loro padroni? «Potrebbero trasmettere dei batteri resistenti agli antibiotici e viceversa»
Lunedì 20 Marzo 2023, 12:25 - Ultimo agg. 21 Marzo, 08:43
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I nostri amici a quattro zampe possono essere un pericolo se li teniamo in casa? Secondo una ricerca sembrerebbe proprio di sì. Non si tratta di una paura derivante da un attacco fisico da parte dei nostri animali domestici, ma di un rischio per la nostra salute: cani e gatti domestici potrebbero trasmettere ai loro padroni dei batteri resistenti agli antibiotici e viceversa.


Cosa dice la ricerca

Secondo quanto risulta da uno studio che verrà presentato al Congresso europeo di Microbiologia clinica, in programma dal 15 al 18 aprile a Copenaghen, sebbene venga sottolineato che il rischio di infezione è basso. Lo studio ha riguardato oltre 2.800 pazienti ricoverati in ospedali e i loro animali domestici e mostra come «la condivisione di organismi resistenti ai farmaci tra animali da compagnia e i loro proprietari sia possibile».

Il ruolo di cani, gatti e altri animali domestici come serbatoio di batteri resistenti ai farmaci rappresenta una preoccupazione crescente per la sanità globale. Secondo le stime, i decessi legati direttamente a infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici sono oltre un milione l'anno, mentre quelli indiretti superano i cinque milioni. Problema dei microrganismi multiresistenti agli antibiotici in crescita in tutta Europa - Il problema dei microrganismi multiresistenti agli antibiotici rappresenta un fenomeno in crescita in tutta Europa, con l'Italia, avvertono gli esperti, che è tra i Paesi con le peggiori performance. Si stima nel 2050 una mortalità per germi multiresistenti agli antibiotici analoga alle patologie oncologiche, con 10 milioni di morti a livello globale.

 

In Italia per 100mila abitanti vi sono almeno 19 decessi l'anno attribuibili a infezioni da microrganismi multiresistenti, rispetto ai 2 dell'Olanda, ultima dell'elenco.

A febbraio, il Ministero della Salute ha approvato il nuovo Piano Nazionale di Contrasto all'Antimicrobico Resistenza 2022-2025, che pone attenzione alla fase di «transizione» dei pazienti tra ospedale e territorio, la quale sta diventando foriera di nuove infezioni da microrganismi multiresistenti.

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