Australia, i koala ora sono a rischio estinzione: in 4 anni ridotti del 30% per colpa di incendi e siccità

Australia, i koala ora sono a rischio estinzione: in 4 anni ridotti del 30% per colpa di incendi e siccità
Venerdì 11 Febbraio 2022, 10:55
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I koala sono stati dichiarati in pericolo di estinzione dal Governo australiano. Gli iconici marsupiali erano stati classificati come vulnerabili (codice VU) nel 2012, a seguito del costante declino delle popolazioni; la decisione avrebbe dovuto portare i governi del Queensland, del Nuovo Galles del Sud e del Territorio della Capitale Australiana a prendere soluzioni mirate per proteggere questi animali, ma da allora ben poco è stato fatto. 

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All'origine della decisione il tragico assottigliarsi della popolazione a causa della distruzione del loro habitat provocato dagli incendi che negli ultimi anni hanno devastato la regione, da una prolungata siccità e dalla deforestazione ad opera dell'uomo per lo sfruttamento del territorio.

Il provvedimento riguarda il Nuovo Galles del Sud, il Queensland e il Territorio della Capitale Canberra. Scienziati e accademici hanno avvertito il mammifero, vera e propria icona del Paese, potrebbe estinguersi a meno che il governo non intervenga immediatamente per proteggere la specie e il suo habitat.

Secondo l'Australian Koala Foundation, dal 2018, circa il 30% dei koala australiani sono stati sterminati da incendi boschivi, siccità e disboscamento. Si stima che il loro numero sia sceso a meno di 58.000 da più di 80.000 nel 2018. La situazione peggiore è quella del Nuovo Galles del Sud, dove i numeri sono scesi del 41%. Un crollo verticale della popolazione di questo marsupiale registrato come "vulnerabile" solo nel 2012. Il suo inserimento nella lista degli animali in pericolo «aggiunge priorità in termini di conservazione del koala», ha dichiarato la ministra dell'Ambiente Sussan Ley, in risposta alle critiche, sino a ieri poco ascoltate, di chi giudica l'azione del governo tardiva. Il premier Scott Morrison ha annunciato investimenti per 35 milioni di dollari in quattro anni per la loro tutela. S

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