Blitz animalista al Casteller, le immagini choc riprendono gli orsi rinchiusi nelle gabbie d'acciaio e cemento

Blitz animalista al Casteller
Blitz animalista al Casteller
di Remo Sabatini
Lunedì 8 Febbraio 2021, 16:39 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 20:21
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Le immagini sono inequivocabili. Girate in Trentino, durante un blitz animalista all'interno del Casteller, il centro dove sono detenuti i cosiddetti orsi problematici, mostrano i plantigradi rinchiusi all'interno di piccole gabbie d'acciaio e cemento. Diffuse in queste ore da Assemblea Antispecista e Centro sociale Bruno sui social, le immagini stanno sollevando diverse polemiche legate alle condizioni di una detenzione che appare lontana mille miglia da quel benessere animale che dovrebbe essere la priorità in caso di animali selvatici prelevati dal loro ambiente. Inoltre, come illustrato dal video e dichiarato dagli attivisti, gli orsi ripresi dalle telecamere non sembrano affatto in letargo. Segno, quest'ultimo, che potrebbe rappresentare il malessere di animali costretti in spazi inadeguati.

DJ3, M49 e M57, questi i nomi "tecnici" dei reclusi, con DJ3 che è ospite della struttura da ben 10 anni.

Così, mentre le ultime notizie che arrivano da Ispra e Museo delle Scienze di Trento non fanno ben sperare per il futuro dei cosiddetti orsi problematici per i quali sarebbe prevista la cattività, se non peggio, il mondo animalista torna a farsi sentire contro la detenzione degli orsi trentini ricordando il corteo nazionale previsto per il prossimo 20 marzo a Trento. «Non serve spendere molte parole perchè le immagini, nella loro durezza, parlano da sole, ha dichiarato in un comunicato allegato al filmato, Assemblea Antispecista. In barba alle tante definizioni di benessere e sostenibilità che quest'area si è data, il Casteller non è altro che un carcere. Ci vuole una bella fantasia a definire quella cella una tana!». Gli orsi "trentini" discendono da un gruppo di plantigradi catturati negli anni novanta in Slovenia, grazie al noto progetto Life Ursus. Progetto finanziato anche da fondi europei, cui lo stesso Trentino aveva aderito.  

Orsa liberata dopo venti anni continua a girare su se stessa come fosse ancora ​in gabbia

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