Migliaia di salmoni stanno morendo nei fiumi dello stato americano di Washington. A lanciare l'allarme la Columbia Riverkeeper, la ong di stanza a Hood River in Oregon che, ormai da giorni, sta seguendo da vicino la drammatica situazione nella quale versano i salmoni che abitano i fiumi Lower Snake e Colombia. A causa della eccezionale ondata di caldo che, nei giorni scorsi, ha investito una vasta area del Nord-Ovest del Pacifico, le acque di diversi fiumi continuano a far registrare temperature ben oltre la norma.
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Caldo record, strage di salmoni nei fiumi
Temperature decisamente troppo alte per i salmoni che finiscono per essere "cotti" in quei fiumi dove ora si ammalano e muoiono.
La drammatica situazione in atto non ha, però, un solo colpevole. Le alte temperature raggiunte da quelle acque sono infatti da imputarsi anche all'uomo che, con le diverse dighe costruite negli anni, di fatto ha interrotto il flusso di acque più fresche e pulite. Così, mentre ora si teme anche per la riproduzione della specie, ecco l'appello della ong: "Bisogna rimuovere le quattro dighe del fiume Lower Snake per ripristinare correnti di acqua più fredda prima che sua troppo tardi".