Elefante carica un ranger e lo trafigge con una zanna: l'uomo muore tra le braccia della fidanzata

Elefante carica un ranger e lo trafigge con una zanna: l'uomo muore tra le braccia della fidanzata
Elefante carica un ranger e lo trafigge con una zanna: l'uomo muore tra le braccia della fidanzata
di Federica Macagnone
Martedì 25 Agosto 2020, 19:31
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Quando quell’elefante femmina con i suoi piccoli al seguito lo ha avvistato a una ventina di metri ha percepito la sua presenza come una minaccia per i suoi cuccioli. Sheldon Hooper, ranger 27enne, ha provato a fuggire, ma l’animale lo ha raggiunto e lo ucciso infilzandolo con una zanna. A nulla sono valsi i soccorsi: l’uomo è morto tra le braccia della fidanzata, Rebecca Rowles.
 
La tragedia è avvenuta nella riserva naturale di Thornybush, in Sudafrica, dove l’uomo stava lavorando dentro una recinzione elettrificata insieme a un collega. I pachidermi hanno sfondato qualche recinzione confinante con il Kruger Park e i due impiegati del parco si sono ritrovati faccia a faccia con l’elefante femmina e i suoi piccoli. Il collega è riuscito a fuggire, Sheldon ha iniziato a correre, ma è riuscito a fare solo pochi metri prima di essere raggiunto dall’animale, che lo ha infilzato con una zanna ferendolo poco sopra il cuore. Era ancora cosciente poco dopo l’attacco ed è riuscito a chiamare la fidanzata e il responsabile del parco mentre il collega chiamava i soccorsi. Purtroppo la corsa dei medici si è rivelata inutile: Sheldon è morto 20 minuti dopo l’attacco.
 
Trevor Jordan, amministratore delegato della riserva naturale di Thornybush, ha detto che i due dipendenti si sono imbattuti in un branco di tre elefanti e sei piccoli: «Sheldon era a circa 20 metri dagli elefanti e uno di loro gli è venuto incontro velocemente e lo ha inseguito per circa 10 metri. Una zanna lo ha ferito sopra il cuore e alla gamba, dove aveva una ferita aperta. I paramedici sono arrivati il prima possibile, ma non hanno potuto far nulla. Purtroppo i due si sono imbattuti in alcuni pachidermi che avevano con sé dei cuccioli anche di sei mesi. Sheldon era eccezionalmente bravo nel suo lavoro e conosceva molto bene gli elefanti: come potete immaginare siamo tutti molto traumatizzati per la perdita».
 
Dopo l'attacco, Jordan ha detto di essersi consultato con gli esperti di elefanti per capire se l’esemplare doveva essere abbattuto: «L'abbiamo cercata e abbiamo trovato l'elefante con il sangue sulla zanna. Gli esperti hanno analizzato per un po’ il comportamento del branco. L’animale era rilassato e non mostrava alcun segno di aggressività, così abbiamo deciso di non sopprimerlo e di lasciare la mandria alla propria vita». 

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