Migliaia di cuccioli di foca trovati morti sulla costa della Namibia: mistero sulle cause

Una veduta aerea dei cuccioli rinvenuti morti in Namibia (immagini pubblicate da Ocean Conservation Namibia su Fb)
Una veduta aerea dei cuccioli rinvenuti morti in Namibia (immagini pubblicate da Ocean Conservation Namibia su Fb)
di Remo Sabatini
Lunedì 26 Ottobre 2020, 15:52
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Più di diecimila cuccioli di otaria sono stati rinvenuti lungo la costa della Namibia. Migliaia di corpicini che, come illustrato dalle drammatiche riprese aeree diffuse dall'associazione ambientalista Ocean Conservation Namibia (ONC), punteggiano la splendida spiaggia di Pelican Point, nella selvaggia penisola atlantica che si affaccia sulla Walvis Bay. Sulle cause che possono aver causato la strage è ancora mistero.

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Tra le ipotesi, oltre a quella legata a eventuali malattie ancora da accertare, quella che riguarda i cuccioli che, nati prematuri, potrebbero essere stati abbandonati dalle madri e sarebbero inevitabilmente morti di stenti o, come ribadito dalla ONC, i cambiamenti climatici che, con l'innalzamento delle temperature del mare e il conseguente impoverimento della fauna marina, quindi del cibo conteso con i pescherecci, avrebbero fatto sì che le mamme non riuscissero a prendersi cura dei loro piccoli nutrendoli.Tutte ipotesi che, per ora, non trovano conferma se non quella legata al numero degli esemplari morti che continua a crescere e che sembra cominciare a colpire, è notizia di queste ore, anche gli adulti.

Sarebbero già decine e decine, infatti, le femmine adulte rinvenute in difficoltà se non già morte. Il mistero si infittisce.  

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