Il cucciolo di gorilla rapito nelle mani dei carnefici. Il drammatico appello delle associazioni: «Aiutateci!»

Il cucciolo di gorilla rapito nelle mani dei carnefici (immagini e video pubblicati da L'Association Gorilla su Fb)
Il cucciolo di gorilla rapito nelle mani dei carnefici (immagini e video pubblicati da L'Association Gorilla su Fb)
di Remo Sabatini
Domenica 26 Luglio 2020, 16:46
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Le immagini sono terribili. Girate dagli stessi carcerieri, mostrano un cucciolo di gorilla terrorizzato e rinchiuso in una stanza buia dove la sola compagnia è rappresentata da una ciotola d'acqua sporca, un frutto marcio e i suoi carnefici che, per l'occasione, sembrano accennare ad una timida carezza. Pochi secondi che documentano l'amara realtà legata al traffico di cuccioli di Gorilla di Grauer (Gorilla beringei graueri) ancora presente in alcune aree del continente africano come il Congo Orientale e che sta portando la popolazione di questi rari primati all'estinzione. Diffuso da L'Association Gorilla che si occupa di salvaguardia animale, il filmato rappresenta l'ennesima richiesta di aiuto rivolta alle autorità, nazionali e internazionali, prima che sia troppo tardi.


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«Abbiamo esitato prima di diffondere queste immagini, scrive in un comunicato l'associazione, ma i nostri amici congolesi di Conserv Congo, impotenti di fronte agli atti criminali compiuti da braccconieri e trafficanti, ci hanno implorato di farlo nella speranza che queste terribili immagini possano smuovere le coscienze e aiutare a salvare gli ultimi gorilla». Il cucciolo, ripreso nel filmato che pubblichiamo, è soltanto una delle vittime di un macabro commercio che sembra non avere fine. Un cucciolo la cui cattura, spesso, comporta anche l'uccisione della sua famiglia. Il Gorilla di Grauer vive soltanto nelle foreste della parte orientale del Paese centrafricano. E' il più grande primate al mondo. I maschi adulti infatti, possono arrivare a pesare oltre 180 kg. Il declino della specie è iniziato nel 1994, durante il genocidio in Ruanda. Dei 17mila esemplari del 1998, oggi si contano meno di 3800 individui.

 






 

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