Il Re Leone vola al cinema. Ma il Wwf: «Tra 25 anni potrebbe non esserci più nessun Simba»

Il Re Leone vola al cinema. Ma il Wwf: «Tra 25 anni potrebbe non esserci più nessun Simba»
​Il Re Leone vola al cinema. Ma il Wwf: «Tra 25 anni potrebbe non esserci più nessun Simba»
di Remo Sabatini
Lunedì 26 Agosto 2019, 17:49
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Il Re Leone è tornato a ruggire al cinema e i risultati al botteghino parlano chiaro: un successo. Peccato che non si possa dire altrettanto per i suoi simili che, in natura, continuano ad essere cacciati, perseguitati, allevati per poi essere semplicemente uccisi in quella che, ormai, è una vera e propria strage che sta portando i leoni ad un passo dalla estinzione. Così, tanto per dare qualche dato, si scopre che, "negli ultimi 25 anni, è stato registrato un calo della popolazione dei leoni africani, pari al 43%, con una diminuzione ancora maggiore in Africa Centrale e Orientale, dove il numero degli esemplari di questa specie, è calato del 60%".

Il comunicato del WWF, non fa sconti e, al di là di percentuali che raccontano di un vero e proprio massacro, pone pesanti interrogativi sul futuro del vecchio re della foresta che, un giorno non troppo lontano, potrebbe sopravvivere soltanto in cattività o, peggio, al cinema. "Soltanto in Kenya, continua il comunicato, la popolazione dei leoni è diminuita del 40%.

Dai 750 esemplari presenti prima del 1994, si è arrivati a contare soltanto i 450 individui odierni". Chi o cosa uccide i leoni, e perché? E' noto che la perdita del loro habitat, ormai ridottissimo, sia da annoverare tra le cause che influiscono pesantemente sulla vita della fauna selvatica. A questo, basta aggiungere il bracconaggio, la caccia grossa e il traffico di ossa e pelli destinate soprattutto al mercato orientale, e la frittata è fatta. Di venticinquesimo in venticinquesimo? Sì, perchè sono trascorsi 25 anni dall'uscita nelle sale, del primo Re Leone targato Disney e se non si pone presto un freno al delirio che sta significando la fine di questa meravigliosa specie, sarà il disastro. Così, "fra 25 anni, conclude il WWF, potrebbe non esserci più alcun Simba da raccontare".

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