È morta Ula, la giovane orca del Loro Parque, il parco marino di Tenerife. La notizia, diffusa poche ore fa dalle stesse autorità del parco, ha lasciato sgomenti studiosi e associazioni. La morte di Ula, infatti, segue di pochi mesi la scomparsa di Skyla, l'altra orca del parco e figlia del famigerato Tikikum, il grosso maschio protagonista del docufilm Blackfish. In merito alle cause che hanno provocato la morte della giovane Ula che, lo ricordiamo, aveva solo tre anni ed era nata nel parco, al momento non ci sono notizie. Quel che è certo è che da mesi, stando a quanto dichiarato dai portavoce di Loro Parque, Ula non stava bene da tempo. Curata, sembrava essersi ripresa fino al repentino peggioramento degli ultimi giorni che poche ore fa, l'hanno portata alla morte.
Ula, the calf of Morgan, dies at Loro Parque.
We have had concerns about Ula’s health for many months – these animals simply do not thrive in confinement and it’s time to end the shows. @THEVIVIENNEUK @30millionsdamis https://t.co/5Eei6AMFgt— Marine Connection (@MC_org) August 11, 2021
Morta Ula, l'allarme delle associazioni
La notizia sta facendo discutere il mondo ambientalista da sempre contrario alla detenzione di orche e delfini. «La cattività uccide», questo il refrein che sta imperversando sulle pagine di animalisti e studiosi del mondo marino che continuano a chiedere la liberazione in mare delle altre orche detenute in giro per il mondo.