Terremoto Turchia, è anche strage di balene. Almeno sei trovate morte a Cipro

Gli studiosi: "Plausibile il collegamento con il sisma".

Uno dei cetacei rinvenuti morti a Cipro (immagini diffuse da Tunisie info e dal Dipartimento cipriota Cyprus DFMR)
Uno dei cetacei rinvenuti morti a Cipro (immagini diffuse da Tunisie info e dal Dipartimento cipriota Cyprus DFMR)
di Remo Sabatini
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 14:29
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I drammatici effetti del devastante terremoto che ha spazzato via interi centri abitati di Turchia e Siria, si sono fatti sentire anche nelle profondità del mare. Nelle ultime ore, infatti, soltanto lungo le coste di Cipro, sono almeno sei le balene rinvenute morte.

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Le esemplari ritrovati

Un numero inaspettato, probabilmente destinato a salire.

Tra gli esemplari rinvenuti, lungo la costa settentrionale di Paphos, nelle aree di Polis, Gialia, Argaka, la quasi totalità è stata  rappresentata da una specie che di rado visita le acque di quell'isola: lo zifio.

Il parere degli studiosi

Conosciuto anche con il nome di balena di Cuvier, lo zifio (Ziphius cavirostris) è un mammifero marino di notevoli dimensioni paragonabili a quelle delle giovani orche. Come sono arrivati a lambire le spiagge di Cipro e, soprattutto, perché sono morti? È forse colpa del terremoto? Queste, alcune delle domande che, sin dal primo rinvenimento di pochi giorni fa, si stanno ponendo gli studiosi del Cyprus DFMR, il Dipartimento Cipriota della Pesca e Ricerca Marina che, oltre a Tunisie info, ha diffuso le immagini che proponiamo.

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Le cause

Stando alle prime ipotesi e in attesa di successive analisi, a disorientare le balene, sarebbe stato proprio il violentissimo sisma. Il rumore provocato dal terremoto, amplificatosi a dismisura in acqua, avrebbe portato le balene ad uno sconvolgimento tale che, alla fine, le ha uccise. Una strage già drammatica di per sé che poteva essere ancora ben più grave se si considera che almeno altri tre esemplari di zifio sono stati miracolosamente salvati da alcuni soccorritori. Intervenuti sul posto, subito dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte di comuni cittadini, nonostante condizioni meteo marine avverse, sono riusciti a riportarli in mare aperto. 

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