Ucraina, l'animalista Andrea Cisternino intrappolato con 450 animali a rischio morte per fame e sete vicino a Kiev: appello alla Farnesina

Il rifugio si trova sulla direttrice delle forze armate russe provenienti da nord

Andrea Cisternino (immag diffusa dalla sua pagina Facebook)
Andrea Cisternino (immag diffusa dalla sua pagina Facebook)
di Remo Sabatini
Lunedì 21 Marzo 2022, 17:17 - Ultimo agg. 22 Marzo, 09:21
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«La Farnesina segue con la massima attenzione la situazione del connazionale Andrea Cisternino che gestisce un centro per la protezione degli animali abbandonati vicino a Kiev e si è attivata per far facilitare, tramite contatti con le Autorità locali, l'arrivo di cibo e medicinali veterinari». Questo, lo stralcio iniziale del comunicato diffuso dalla Farnesina poco fa e relativo alla drammatica situazione nella quale versa Andrea Cisternino insieme ai suoi collaboratori ucraini e gli oltre quattrocento animali presenti nel Rifugio Italia Kj2 che gestisce da oltre dieci anni.

Da ormai tre giorni, infatti, il rifugio, situato a pochi chilometri da Kiev, è senza acqua potabile, cibo, elettricità e telefono. Una situazione drammatica che, senza aiuti e visto l'infuriare della guerra, potrebbe degenerare. Da qui la richiesta di aiuto al nostro Ministero degli Esteri giunta da associazioni e familiari. «La struttura, a nord di Kiev, precisa la Farnesina, si trova ora sulla direttrice delle forze armate russe provenienti da nord».

Il centro gestito da Cisternino è ben conosciuto dalle autorità italiane.

Lo stesso ambasciatore Zazo lo aveva visitato prima dell'inizio delle ostilità. Le operazioni di soccorso, però, sembrano dimostrarsi complicate. «La possibilità di fare giungere viveri nell'area, conclude il comunicato, è legata ad una sospensione dei combattimenti da parte dei belligeranti».

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