Genzano, Zeoli condannato a 18 anni di carcere

foto
Venerdì 19 Febbraio 2021, 19:47

Sentenza di primo grado del Tribunale di Velletri questa mattina per il 27enne molisano che nel febbraio 2019 molestò, picchiò e provocò delle lesioni ad una bambina di 22 mesi figlia della sua compagna, una ragazza di 25 anni di Pavona. Diciotto anni di carcere.

La coppia abitava in una zona tra Genzano e Cecchina, quando la piccola fu portata dalla mamma e da una amica al rientro dopo cena al pronto soccorso pediatrico dell' ospedale di Genzano e poi scortata da una volante del commissariato di polizia al nuovo ospedale dei Castelli aperto da pochi mesi. Lì furono accertate dai medici le violenze fisiche e le molestie alla piccola. Le indagini della squadra anticrimine del commissariato di polizia di Genzano e della squadra mobile di Roma sezione reati su minori, portarono a scoprire tutti i fatti e gli antefatti che sfociarono nell'arresto del 27enne Federico Zeoli. Originario di Vinchiaturo, provincia di Campobasso (Molise) e poi anche alla denuncia della madre per favoreggiamento nei reati di violenza su neonata, lesioni gravissime, molestie e maltrattamenti aggravati.

La bambina fu poi data in affidamento dai servizi sociali di Genzano e Albano Laziale ad un centro antiviolenza della provincia di Roma insieme alle due sorelline. Oggi la sentenza di primo grado al primo piano del Tribunale di Velletri, con un collegio giudicante di donne, composto dai giudici Ribaudo, Ginesi e Cuppone. Il pubblico ministero aveva chiesto 14 anni di pena, ma dopo poche ore di camera di consiglio, per il collegio giudicante, la pena è stata aumentata a 18 anni di carcere.

Presente in aula il 27enne molisano, autore dei fatti, che è stato poi trasportato nel primo pomeriggio dalla penitenziaria presso il carcere di Rebibbia per scontare la pena dove era giá recluso. Mentre l'ex compagna, madre della bimba e di altre due bambine di pochi anni, accusata di favoreggiamento in questi gravi reati, aveva patteggiato la pena e fu rinviata a giudizio lo scorso anno a piede libero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA