Ascoli, ex carabiniere ucciso: il tragitto della moto sotto la lente, ma è giallo sui vestiti della coppia

Ascoli, ex carabiniere ucciso: il tragitto della moto sotto la lente, ma è giallo sui vestiti della coppia
Ascoli, ex carabiniere ucciso: il tragitto della moto sotto la lente, ma è giallo sui vestiti della coppia
Lunedì 15 Giugno 2020, 11:06
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ASCOLI - Una moto con due persone in sella che sfrecciava a folle velocità su una strada sterrata diretta verso il centro abitato della frazione di Pagliare. Questo è quello che hanno visto alcuni testimoni che si trovavano nella zona di San Pio X il giorno che Antonio Cianfrone è stato ucciso mentre stava facendo jogging sulla pista ciclabile della frazione di Spinetoli

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I carabinieri, attraverso queste testimonianze, e con l’aiuto di alcuni fotogrammi dei video delle telecamere di sorveglianza presenti su alcune abitazioni e uffici, avrebbero ricostruito il tragitto compiuto dagli autori dell’omicidio dell’ex carabinierie lo scorso 3 giugno. Tra le 8,30 e le 9 di quel giorno qualcuno ha visto una motocicletta con due persone in sella sfrecciare in via Fiobbo, percorrendo la strada sterrata che dalla pista ciclabile nei pressi del luogo del delitto permette di raggiungere il centro cittadino di Pagliare.
 
Per gli investigatori non ci sono dubbi: quelle due persone con il volto coperto dai caschi sono Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli. Una ipotesi che, sempre secondo gli investigatori, sarebbe supportata dalle immagini. Alcune telecamere avrebbero catturato il passaggio dei presunti killer subito dopo che avevano lasciato la strada sterrata dove, attraversando una zona particolarmente isolata, non sono istallate telecamere. 

La difesa 
Una ricostruzione, questa, che sabato scorso è stata contestata dai coniugi e dal loro difensore, l’avvocato Alessandro Angelozzi, nel corso dell’udienza per la convalida del provvedimento di fermo disposto dalla Procura. Moglie e marito accusati di omicidio premeditato aggravato si dicono estranei ai fatti e si professano innocenti. Secondo loro, infatti, non ci sarebbe alcuna corrispondenza con la descrizione fatta dai testimoni. Neppure per quanto riguarda gli i vestiti indossati dai due in moto. 

I vestiti 
Nel corso dell’udienza, davanti al gip Annalisa Giusti, la coppia ha replicato ai passi contenuti nel decreto di fermo contestando anche la descrizione dell’abbigliamento che, sempre secondo le testimonianze raccolte nelle ore successive all’omicidio, avrebbero indossato gli autori dell’omicidio. Lo hanno fatto ricostruendo davanti al giudice la loro giornata del 3 giugno. Una ricostruzione che, però, non è riuscita a convincere il giudice che ha accolto le tesi degli inquirenti convalidando il fermo per poi confermarle in larga parte nelle circa settanta pagine costituiscono le motivazioni del provvedimento di custodia cautelare in carcere per Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli. 

Il gip 
Il gip, tenuto conto della gravità delle accuse nei loro confronti, ha ritenuto di dover confermare il carcere per la coppia ritenendo che su di essa ci siano gravi indizi di colpevolezza. Da martedì scorso, il marito si trova rinchiuso nella casa circondariale di Marino del Tronto mentre la moglie è ristretta nella sezione femminile del carcere di Castrogno di Teramo. Entrambi sono stati messi in isolamento in quarantena a seguito dell’emergenza sanitaria e delle disposizioni sul contenimento dei contagi da Covid-19. 

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