Nel casolare abbandonato una serra con 1.500 piante di marijuana: arrestato un 30enne

Ascoli, nel casolare abbandonato serra con 1.500 piante di marijuana: arrestato un 30enne
Ascoli, nel casolare abbandonato serra con 1.500 piante di marijuana: arrestato un 30enne
di Luigi Miozzi
Sabato 7 Novembre 2020, 05:05
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ASCOLI - Un casolare in disuso poco distante da Colle San Marco era stato trasformato in una serra per la coltivazione di marijuana. È quando i carabinieri di Ascoli hanno fatto irruzione, hanno trovato 1500 vasi con le piantine e un sistema accurato di innaffiamento e di climatizzazione degli ambienti al fine di garantire il giusto habit per favorire la crescita. A finire nei guai un trentenne di origine albanese in Italia senza fissa dimora che si prendeva cura della coltivazione delle piantine.

Nell’ambito dei controlli che i carabinieri svolgono sul territorio per cercare di porre un freno ai reati predatori, l’attenzione dei militari dell’Arma è stata attirata da un casolare poco distante da Colle San Marco e hanno iniziato tutta una serie di controlli fino a quando non è stato deciso il blitz.

I carabinieri hanno fatto irruzione e subito dopo si sono trovati davanti cinque stanze situate al piano terra dello stabile completamente adibite a serra in cui erano stati sistemati vasi di piante di marijuana. Per poter garantire la crescita delle coltivazioni, era stato predisposto un impianto sofisticato di illuminazione e di irrigazione grazie alla disponibilità di acqua da un pozzo attiguo all’abitazione. Il trentenne aveva poi allestito anche un impianto di riscaldamento a parete, ventilatori per garantire la circolazione dell’aria e aveva installato anche dei rilevatori di temperatura e di umidità al fine di riuscire a creare il giusto habitat per favorire la crescita delle piantine. Il giovane, colto in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria ascolana. Il casolare, che si trova in una area piuttosto isolata, è stato sottoposto a sequestro penale così come l’intero impianto di irrigazione e climatizzazione. Sequestrato anche lo stupefacente rinvenuto all’interno dell’edificio per un valore di decine di migliaia di euro. 

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